La NPC Rieti si è recata questa mattina ad incontrare gli studenti dell’Istituto d’Istruzione superiore Luigi Di Savoia. A rappresentare la società cestistica amarantoceleste, oltre al capo allenatore Luciano Nunzi, c’erano Chris Mortellaro, Andrea Longobardi, Gianluca Della Rosa e Francesco Veccia. L’incontro si è svolto in due momenti distinti, quello in cui la NPC ha avuto modo di spiegare i valori della sportività applicati alla quotidianità con la presentazione de “Lo sport educa alla vita” e quello ludico della gara di tiro in palestra dove studenti ed atleti hanno dato vita ad una breve ed amichevole sfida.
La presentazione di coach Luciano Nunzi ha riscontrato grande interesse nei ragazzi. Il tecnico, partendo dalla metafora dell’iceberg, ha voluto sottolineare la differenza tra quello che si vede (ad esempio la partita) e quello che si fa (il lavoro di preparazione, il sacrificio, l’impegno) spiegando che: “Noi veniamo giudicati per quello che si vede, ma quello che c’è sotto nessuno lo sa. I media per lo più parlano bene o male di noi a seconda che vinciamo o che perdiamo, ma vi assicuro che alcune delle nostre prestazioni le abbiamo fatte in partite poi perse perché gli avversari erano più forti, allo stesso modo è capitato di vincere senza giocare benissimo. Mentre qui da noi il valore è dato essenzialmente dal risultato, nel mondo anglosassone conta molto come si arriva al risultato. E come ci si arriva è molto importante, anche per migliorarsi. Ad esempio per fare una squadra del nostro livello sono stati fatti sacrifici incredibili da parte di molti ed anche questo, non solo il momento che si vive in campionato, è un elemento importante”.
Si è parlato di vittorie e sconfitte, di come queste debbano essere da sprone per migliorarsi. Si è parlato dei limiti individuali, della necessità di conoscerli per poterli superare “facendo magari un piccolo passettino alla volta, ma tutti i giorni”. Il valore di essere affidabili, di prendersi un impegno e di portarlo fino in fondo. E infine, partendo di una slide di #maniintasaca la campagna sociale contro la violenza domestica cui la NPC ha preso parte, del rispetto, verso le regole e verso gli altri.
“Siamo molto contenti – ha commentato al termine coach Nunzi – di essere presenti nelle scuole, per testimoniare il messaggio che lo sport deve trasmette al di fuori del campo e cioè dello sport che educa alla vita. Credo che vada investito molto sul modo di vedere lo sport soprattutto nei giovani che sono un terreno così fertile. I ragazzi in questa età affinano il loro senso critico ed è importante che sappiano distinguere la realtà dalle opinioni e comprendano la necessità e la qualità del lavoro di preparazione che c’è dietro ogni singola azione programmata, sia che si parli di gesta sportiva che di eventi della vita quotidiana.”.
Molto soddisfatta anche la dirigente scolastica, Maria Rita Pitoni alla quale la NPC ha consegnato una divisa autografata: “E’ importante per noi quando i soggetti della comunità esterna entrano nella scuola e contribuiscono ad educare i nostri giovani e a formarli come adulti. Lo sport è un elemento estremamente importante di educazione, alla socializzazione e all’etica, influisce sul fisico ed anche sulla mente. E’ importante sempre, ma ancora di più nell’adolescenza dove il rispetto del gruppo e delle regole è fondamentale”.
Terminata la presentazione, è stata la volta degli atleti di rispondere a qualche curiosità sullo stile di vita degli sportivi. A Mortellaro, invece, è stato chiesto quale fosse l’elemento più significativo del passare da una metropoli come Huston ad un piccolo centro Rieti. Chris ha potuto così sottolineare l’alta qualità delle relazioni umane che si possono instaurare in un piccolo centro e che invece una grande città preclude.
Il gruppo si è spostato poi in palestra dove coach Nunzi ha coordinato una gara di tiro con atleti e studenti mischiati insieme. Un’altra bellissima mattinata all’insegna di scuola e sport. Prossimamente la NPC andrà in visita al Liceo Scientifico che ha tra i propri indirizzi quello sportivo.