Sabato 1 dicembre alle ore 17 si svolgerà al MAC – Museo Archeologico Cicolano di Corvaro di Borgorose l’ultimo dei quattro eventi dedicati al centenario della fine della Grande Guerra, iniziativa aderente al progetto di commemorazione organizzato e promosso dal Sistema Integrato dei Musei e delle Biblioteche dell’Alta Sabina (SIMBAS) di cui il MAC è partner dagli inizi del 2018.
L’evento in programma avrà come primo momento la presentazione del libro “Il Lazio e la Grande Guerra”, una raccolta di monografie di autori diversi curata da Paola Guerrini e Massimo Vitucci. I due relatori illustreranno ai presenti la campagna di ricognizione che ha impegnato alcuni studiosi sul territorio della Regione Lazio finalizzata alla catalogazione sistematica dei monumenti dedicati ai caduti della Prima guerra mondiale, con particolare attenzione rivolta alle memorie del Reatino; un lavoro intenso e quasi decennale che si è concluso nel 2010 con la pubblicazione del volume, sostenuta anche dal contributo del MiBAC, all’indomani della commemorazione del centenario dello scoppio e in osservanza alla legge 78/01 relativa alla “Tutela del Patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale”.
Guerrini e Vitucci racconteranno la genesi del culto della memoria dei caduti e del conseguente fenomeno della “monumentomania” che prese a diffondersi in Europa dagli anni Venti con gli esordi della propaganda dei Regimi Totalitari: a perpetuo monito delle generazioni future; come simbolo retorico del sacrificio di vite pagato per “il bene comune”; in fortificazione della coesione nazionale e del senso di patria dei cittadini.
Alla presentazione del libro seguirà una intensa performance di musica e letture intitolata “Soldati che furono” curata da Dajana Barbonetti, Carmine De Michelis, Silvia Franchi, Giacomo Proia e Pietro Spera. I giovani musicisti accenderanno la riflessione sugli aspetti più duri della vita in trincea attraverso l’esecuzione di brani dedicati al tema che saranno affiancati da letture di stralci di diari e testimonianze di soldati sopravvissuti all’orrore del conflitto.
Ingresso gratuito