La cultura è portatrice di pace e progresso

“Una pace si può sostenere con le manifestazioni nelle città, con gesti di solidarietà, con sostegni concreti con generi di prima necessità e materiale sanitario. Ma anche aprendo le nostre scuole, le nostre classi ai bambini ed ai ragazzi che arrivano dai territori di guerra –hadetto il Segretario generale della Uil Scuola Pino Turi- in vista dell’appuntamento del 25 marzo per il “Fridays for Future” in Italia.

Pandemia e guerra sono eventi epocali, vanno affrontati con uno sguardo aperto e attento agli effetti economici, ai valori, alle conseguenze sociali , ha osservato Turi. Ora è il momento di assumere la piena responsabilità nei confronti delle nuove generazioni a cui non dobbiamo fare mancare la nostra azione di supporto, di idee e valori.

E’ solo lasciando alle nuove generazioni ed alle sedi che loro stessi animano, a cui danno anima e corpo – ha rilanciato Turi – che si può e si deve ripartire. Una spinta che non può lasciare indifferenti le istituzioni formative e neanche quelle sindacali e politiche. Dare spazio, fiducia e ruolo ai movimenti di cui i giovani sono l’elemento costitutivo, rappresenta anche per la Uil Scuola, una sfida che non può essere elusa. La protesta del 25 marzo è per dare voce al pianeta. Il ruolo che può assumere un insegnante è straordinario – ha aggiunto Turi – perché può realizzare, nei diversi cicli scolastici, momenti di coinvolgimento e conoscenza in classe con gli alunni o in piazza. Declinare secondo le età, le capacità, le situazioni territoriali una cultura ecologica e di pace è compito proprio degli insegnanti.

Insieme studenti e professori possono garantire a questo nuovo millennio una prospettiva veramente nuova che guardi al pianeta come il luogo da lasciare intatto. E’ la terra che stiamo saccheggiando per inseguire valori effimeri – ha osservato ancora il Segretario Uil Scuola – è con la conoscenza e l’istruzione che dobbiamo sostituire le priorità nella scala dei bisogni e nell’agenda politica. Il sindacato, la comunità educante, gli insegnanti, i dirigenti scolastici e tutto il personale della scuola confermano il loro impegno umano e professionale per riaffermare il valore della pace come valore assoluto e per la tutela del pianeta per le prossime generazioni.

Certamente ci sarà bisogno di intraprendere anche mobilitazioni sindacali per contribuire a realizzare quello che al momento è un obiettivo ampio e lontano. Non vanno, per questo, confusi piani e livelli di intervento. Insieme all’impegno sociale va mantenuta l’attenzione professionale verso una categoria a cui è stato chiesto un grande sforzo in questi anni e in questi mesi. E’ arrivato il momento di guardare a obiettivi chiari e raggiungibili: il rinnovo del contratto di lavoro, ad esempio, è tra le priorità del momento ma si tratta di un’altra pagina da scrivere”. Pino Turi ( Segretario generale Uil Scuola)