Pubblichiamo l’articolo scritto ed inviato a Reitinvetrina da Lorenzo Bianchetti della secondaria Sacchetti di Rieti. Un modo per vedere il mondo, soprattutto sotto Covid, con gli occhi di un ragazzo delle medie.
“All’inizio di questo 2020 tutto sembrava andare per il meglio, quando un nemico invisibile ad occhio nudo ha colpito tutto il mondo. Tutto si è fermato, c’è stato il lockdown e siamo stati costretti a rimanere in casa.
Molte persone non sopportano di starci e, anche se malate di Covid, escono lo stesso facendo ampliare ancora di più la pandemia. La cosa peggiore è che sono adulti, di conseguenza danno un cattivo esempio a noi ragazzi, che siamo il futuro e che da loro dovremmo imparare.
Io, e mi rivolgo soprattutto alle persone a cui non piace stare a casa e che stanno leggendo questo articolo, la penso diversamente!
La casa non è poi così male, perché, pur essendo un ambiente così piccolo, racchiude un mondo più grande di quello che possiamo immaginare.
Può capitare, ad esempio, di ritrovare qualche oggetto dei tempi passati, magari un giocattolo che stringevi da piccolo, e che in questo momento particolare fa pensare all’amico a cui, fino a ieri, battevi il cinque e davi un abbraccio e con cui oggi, parli da lontano, ma sai che domani lo riabbraccerai!
Ci si può anche tuffare nelle bellissime parole di un libro o vedere un bel film e, perché no, dedicarsi anche alla cucina e imparare nuovi piatti. Io, personalmente, ho cucinato (pasticciato) con mia madre ascoltando musica. La casa è un mondo tutto da scoprire!
Che questo lockdown ci serva da lezione: forse stavamo correndo un po’ troppo, conducendo una vita frenetica, sempre con l’orologio in mano, dimenticandoci quasi della casa. Essa era solo un ritrovo per cenare, fare i compiti e dormire. Ora, invece, abbiamo potuto apprezzare il bello di stare in famiglia e riscoprirne i veri valori.”
Lorenzo Bianchetti