Quando si parla di immigrazione,
Il primo impegno è l’accoglienza ordinaria, che si traduce prevalentemente in funzioni di ascolto, soddisfacimento dei bisogni primari, promozione della solidarietà.
Accanto a questi impegni di aiuto immediato,
Si è cercato inoltre di dare attenzione costante ad una categoria più vulnerabile di immigrati: i richiedenti asilo con l’attivazione del progetto SPRAR (Sistema di protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che
Sul fronte della sensibilizzazione, gli interventi si sono concretizzati per lo più in momenti di riflessione sul processo migratorio rivolto innanzitutto alla comunità cristiana, alle associazioni e ai giovani.
Il Dossier statistico immigrazione che viene pubblicato da Caritas italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma ha assunto sempre maggior rilievo sia come strumento di sensibilizzazione che come punto di riferimento per le istituzioni coinvolte per l’adeguamento delle politiche sociali a favore degli immigrati.
Il dossier ha stimato che il numero complessivo degli immigrati regolari, inclusi i comunitari abbia di poco superato i 5 milioni alla fine del 2011, con un incidenza sulla popolazione residente del 8,2%.
Il numero degli immigrati comunitari e di 1.373.000. Le principali collettività sono risultate Romania 997.000 Polonia 112.000 Bulgaria 53.000 Germania 44.000 ecc.. Il numero degli immigrati non comunitari e di 3.637.724 dove le prime collettività sono Marocco 506.309 Albania 491.495 Cina 277.570 Ucraina 223.782. Nell’attuale congiuntura economica la forza lavoro immigrata continua a svolgere per il nostro paese un’utile funzione di supporto al sistema economico-produttivo nazionale per la giovane età, la disponibilità e la flessibilità. Sono 2.500.000 gli occupati e 249.000 i titolari di imprese. Il bilancio Costo-Benefici per le casse statali è di + 1,7 miliardi di euro. In ogni caso, è certo che l’immigrazione continuerà a crescere. Secondo le previsioni sul futuro demografico del paese (scenario medio), nel 2065 la popolazione (61,3 milioni di residenti) sarà l’esito di una diminuzione degli italiani di 11,5 milioni e di un saldo positivo di 12 milioni delle migrazioni con l’estero: in questo nuovo scenario demografico gli stranieri supereranno i 14 milioni.