Digitale a scuola, meglio fare retromarcia e ripensarne gli usi. Lo ha detto l’Università Bocconi subito dopo la presentazione dei dati di una ricerca condotta in collaborazione con la Università di Padova insieme alla associazione ImparaDigitale.
Immediata una nota della Uil Scuola nazionale che, come riferisce la Uil Scuola di Rieti, ha sostenuto invece che la scuola italiana è un modello da seguire anche quando utilizza il digitale. Ed ha aggiunto che la scuola italiana, con i suoi anticorpi rappresentati dal personale e dal modello di scuola comunità, è riuscita a mantenere spazi di equilibrio tra azione umana e tecnologia e di attenzione verso la persona.
Oggi è un esempio da seguire. Ed ancora, l’obiettivo della scuola è formare persone, porre le basi di quel pensiero critico che permette agli studenti di utilizzare ogni forma di nuova tecnologia in modo consapevole, compresa quella digitale.
R.M.