Ci dispiace constatare che il nostro primo cittadino, ad una critica mossa da un’associazione rispetto al tema della gestione di un bene comune come la biblioteca comunale, risponda riducendo il tutto ad un misero confronto falce e martello versus fascio littorio.
Forse il sindaco non sa che ARCI sta per Associazione Ricreativa CULTURALE Italiana..e non COMUNISTA. Al di là dell’orami vetusta diatriba, alla quale la nostra associazione non è interessata (anche per motivi generazionali, il Sindaco è di un’altra epoca!), preferiamo riportare l’attenzione sull’effettivo piano di confronto, ossia : può un’associazione senza scopo di lucro che opera nel sociale e che, per propria iniziativa, intende condividere con tutti i cittadini i risultati dell’ osservatorio sui giovani di Rieti, essere definita come “un privato” che chiede l’utilizzo di uno spazio pubblico “a domanda individuale”? Però pagando 200 euro si acquisisce il diritto ad utilizzare la biblioteca. Quindi usufruire di un bene pubblico diventa una questione di possibilità economica?
Quali sono gli spazi che il terzo settore può utilizzare per offrire un servizio d’interesse collettivo? Come mai il sindaco spende tutte le sue energie nell’augurare ad un “nemico” ( che non possiamo di certo essere noi..siamo un’associazione, non un partito) “l’ennesima batosta elettorale”, invece di spenderle nell’interessarsi ad un Osservatorio sui giovani del territorio, che il Comune di Rieti in questi anni, non ha mai pensato di dover svolgere?
Comunque l’Arci sta organizzando la presentazione dei dossier dell’osservatorio per il 21 Maggio presso la casa del volontariato alle 17,00, e naturalmente il sindaco sarà invitato.