“Io sto con Libera”. Cioè con don Luigi Ciotti, minacciato di morte da Totò Riina. Ma soprattutto con il “noi” che attorno a lui è nato e cresciuto: con le cooperative di Libera e con tutte le altre che in ogni angolo del Paese gestiscono beni confiscati alle mafie, sfidando ogni giorno le intimidazioni con coraggio e con passione. È l’iniziativa che Legacoop lancia oggi per rendere stabili solidarietà e vicinanza, al di là dei clamori della cronaca.
“Don Ciotti non è solo – ha detto il presidente di Legacoop nazionale Mauro Lusetti – La sua opera di testimonianza e di lotta concreta contro ogni tipo di potere mafioso è ormai diventato un patrimonio di tutti. Le donne e gli uomini della cooperazione sono con lui e con i suoi ragazzi da sempre. Non é con le minacce e con le intimidazioni che si ferma la voce della libertà e della legalità. Mai come adesso il movimento cooperativo e io personalmente ci sentiamo vicini a don Luigi”.
Questa vicinanza si manifesterà in modo stabile attraverso la pagina Facebook “Cooperative contro le mafie” sulla quale Legacoop racconterà ogni giorno le storie, le sfide e i risultati ottenuti dalle tante imprese aderenti all’associazione impegnate sul territorio in un contrasto effettivo alla criminalità organizzata, attraverso la gestione dei beni confiscati alle cosche.