“La vicenda dei dipendenti ASL, che lunedì mattina hanno tenuto un presidio davanti all’Ospedale di Rieti insieme alle organizzazioni sindacali, è emblematica della situazione di stallo totale in cui versa la Regione Lazio. Per farvela breve: circa 150 tra OSS, ausiliari e amministrativi rischiano di andare a casa, perché il loro contratto di lavoro interinale, scaduto il 31 marzo, non verrà rinnovato, fatta salva la proroga di un mese.
Il concorso recentemente bandito da ASL stabilizzerà solo una piccolissima parte di questi dipendenti (prevalentemente OSS), e per tutti gli altri? La soluzione potrebbe essere abbastanza semplice: bandire un nuovo avviso per contratti a tempo determinato, dando quantomeno ai lavoratori la prospettiva di essere stabilizzati più avanti. Ma la Regione Lazio, nonostante il parere favorevole di ASL a questa proposta di puro buon senso, non risponde, e senza l’autorizzazione formale della Pisana l’avviso non può essere pubblicato. Capito che assurdità?
A rischio non è solo il futuro di queste persone, e tanto basterebbe comunque per indignarsi, ma la tenuta stessa dei servizi e dei reparti ospedalieri, che potrebbero perdere figure sanitarie di consolidata esperienza, alcuni a Rieti anche da più di 17 anni, a favore di nuovi assunti per concorso che saranno presumibilmente ‘di passaggio’, poiché già due mesi dopo l’assunzione potrebbero chiedere la mobilità verso le aziende sanitarie delle città in cui risiedono. Ho ritenuto importante essere in mezzo a loro oggi, insieme ai Consiglieri comunali Simone Petrangeli e Gilberto Aguzzi, per dimostrare che la politica può essere anche un’altra cosa”. Così nella nota Gabriele Bizzoca