INTENSO LO SCIAME SISMICO CHE STA INTERESSANDO LE ZONE TRA L'AQUILA E RIETI

Crepa

Montereale, comune dell’Aquilano a 35 km dalla citta’ capoluogo, gli abitanti controllano costantemente il sito dell’Ingv e sobbalzano ad ogni più piccolo movimento. L’apprensione cresce dopo l’intensificarsi, negli ultimi giorni, dello sciame sismico tra Montereale ed il Reatino.

Addirittura Giampaolo Giuliani, il ricercatore aquilano che studia il radon come precursore sismico, ha registrato, dal primo gennaio scorso al 12 agosto, ben 1716 terremoti, con centro di raggio 30 km da Montereale e di intensita’ medio-bassa (magnitudo 1,3-3,1).Giuliani, che molti contattano per avere ”dritte” dopo il tragico successo della previsione del sisma del 6 aprile 2009, ha sentenziato che l’attivita’ tellurica nel distretto di Montereale si e’ quintuplicata rispetto al 2006 e 2007.

Che la zona di confine tra Abruzzo e Lazio fosse ad alta pericolosità era noto. Ma le voci relative ad un innalzamento del livello di radon accrescono le preoccupazioni. Oggi il quotidiano locale ”Il Centro”, riportava anche di rilievi, previsioni, suggerimenti, consegnati da Giuliani alla Prefettura dell’Aquila. Notizia prontamente smentita dall’ufficio stampa del prefetto Giovanna Maria Iurato.

In una nota, la Prefettura ha comunque assicurato che il contatto con i poteri commissariali di Montereale e’ continuo. Intanto nella zona c’e’ chi ha ripreso a dormire con i vestiti, nei piani bassi delle abitazioni. Non c’e’ nessun allarme ufficiale, ma la paura e’ alta.
Soprattutto alla luce di quanto successo all’Aquila a causa di quei ”segnali” inascoltati. Dopo le numerose scosse di ieri, i sismografi oggi non hanno ancora rilevato nulla di significativo.