Com’è noto il Ministero dell’Interno da tempo ha messo in campo numerose iniziative volte alla realizzazione di proposte progettuali, da parte degli Enti locali, per l’attivazione di centri di accoglienza SPRAR a favore dei richiedenti protezione internazionale.
Nei suddetti centri SPRAR è ospitata, in effetti, solo una minima parte dei richiedenti asilo che giungono sul territorio nazionale, mentre quella più numerosa è sistemata nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) proprio a causa dell’insufficienza di posti SPRAR.
Le linee adottate anche in accordo con l’ANCI hanno sempre valorizzato il ruolo degli Enti locali che, in qualità di diretti conoscitori dei luoghi, possono avanzare proposte progettuali per aderire al sistema SPRAR , scongiurando in tal modo l’eventualità di “subire” improvvise presenze di richiedenti asilo non programmate, dettate dalla necessità emergenziale di collocarli non appena pervengono sul territorio. L’attivazione di centri SPRAR, oltre a garantire una più omogenea ripartizione tra i Comuni, agevola percorsi di integrazione ed inclusione sociale più efficaci e sostenibili realizzando, nel concreto, il cosiddetto modello di “accoglienza diffusa” che permette, da una parte di decongestionare i centri urbani da intense concentrazioni in quartieri ghetto e dall’altra di rivitalizzare i piccoli comuni notoriamente afflitti da un progressivo spopolamento.
Nell’ambito delle iniziative assunte per sostenere gli Enti locali che intendono aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, e proprio allo scopo di agevolare l’attuazione del Piano di accoglienza diffuso ed omogeneo dei richiedenti asilo nel territorio nazionale, di recente l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha messo a punto due importanti strumenti, quali il Tutorial e l’Help Desk “Accesso SPRAR” volti a garantire un’azione sempre più incisiva al fine di coinvolgere le realtà comunali dedite all’accoglienza.
Nello specifico il Tutorial consiste in uno strumento multimediale consultabile sul sito www.sprar.it nella sezione Aderire alla rete Sprar teso ad illustrare tutti i passaggi essenziali per l’accesso al sistema, mentre l’”Accesso Sprar” vede un indirizzo e-mail dedicato (accesso.sprar@cittalia.it) per acquisire informazioni e chiarimenti specifici sulle procedure di presentazione della domanda.
Anche il legislatore è intervenuto in materia a più riprese per facilitare le amministrazioni locali nella presentazione dei progetti.
In particolare con il D.M. 27 agosto 2016 è stata prevista la possibilità delle cosiddette “liste aperte” che consente alle amministrazioni locali di presentare progetti in qualunque momento dell’anno e di essere ammessi al sistema, dopo la valutazione di apposita Commissione, a decorrere dal 1° gennaio o dal 1° luglio di ciascun anno e, successivamente, con Decreto Legge 20 giugno 2017 n. 91, convertito con modificazioni dalla L 3 agosto 2017 n.123, all’articolo 16 comma 4, è stata autorizzata la spesa di 150 milioni di Euro per l’anno 2018, quale concorso dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale
Il medesimo articolo, stabilisce che con Decreto del Ministro dell’Interno saranno definite le modalità di ripartizione delle risorse tra i comuni interessati, nel limite massimo di 700 Euro per ogni richiedente protezione accolto nei Centri del Sistema SPRAR e di 500 Euro per ognuno di quelli nelle altre strutture e comunque nei limiti del fondo.