Industria manifatturiera Lazio, Studio Temporary Manager: “I cali maggiori a Rieti e Viterbo”

L’industria manifatturiera nel Lazio, negli ultimi dieci anni, ha perso il 9% di imprese attive, rispetto ad una media nazionale del -13%. I cali maggiori si registrano nelle province di Rieti e Viterbo. È necessario correre ai ripari, o la pandemia da Covid-19 rischia di accelerare la crisi.

Le imprese pagano l’assenza di un’adeguata managerialità, specie nelle PMI a conduzione familiare, che costituiscono il cuore del tessuto imprenditoriale della regione. Gli imprenditori non sono ancora pronti al ricambio generazionale, a cui andrà incontro il 50% delle aziende italiane entro il 2025.

L’industria manifatturiera del Lazio, una delle colonne portanti del Paese con il 6% di aziende sul totale manifatturiero in Italia, nel III trimestre 2020 ha registrato 28.580 imprese attive, un dato stabile rispetto al 2019 e in calo del -9% sul 2010 (la media nazionale è del -13%). La regione così si posiziona al 7° posto in Italia per numero di aziende manifatturiere e al 19° per tasso di calo più marcato dal 2010 a oggi.

La fotografia, realizzata da Studio Temporary Manager, società specializzata nei servizi di temporary management al fianco delle aziende in difficoltà, mostra come gli imprenditori nell’ultimo decennio si siano trovati impreparati a dover gestire le proprie aziende. Realtà per lo più familiari, spesso con figure manageriali inadeguate, soprattutto a livello direttivo, aziende quindi poco competitive, con una visione all’internazionalizzazione talvolta non ben pianificata e con una scarsa propensione agli investimenti in innovazione tecnologica.

A questi aspetti si aggiunge anche il mancato ricambio generazionale (a cui andrà incontro il 50% delle aziende italiane entro il 2025), dove gli imprenditori, nonostante l’età, sono sempre più restii a pianificare il passaggio del testimone. Una situazione di crisi su cui la pandemia da Covid-19 potrebbe ulteriormente impattare.

Ritornando ai dati elaborati da Studio Temporary Manager, tutte le province del Lazio negli ultimi 10 anni hanno registrato un calo delle imprese manifatturiere attive, con valori più alti a Rieti (-14,8%) e Viterbo (-12,5%). Seguono Latina (-10,7%), Frosinone (-8,3%) e Roma (-8,2%). La Capitale con 18.830 imprese si conferma, invece, il territorio con il numero più alto di aziende del settore.

“Il Covid-19 ha generato una crisi globale, che può ‘mordere’ più a fondo e pericolosamente per la sopravvivenza dell’azienda, e questo dipende anche da quanto impreparati si è arrivati alla stessa, se l’azienda porta dietro di sé problemi atavici irrisolti o una finanza gestita poco oculatamente”, ha dichiarato Gian Andrea Oberegelsbacher, Socio e AD dello Studio Temporary Manager.

“La crisi può essere una fonte di stimolo per riguardare alla propria realtà con occhi esterni e non coinvolti affettivamente, per risolvere non solo la gestione della crisi attuale, ma i problemi perduranti insiti in ogni impresa e difficili da risolvere da chi ci lavora dentro, con approcci più manageriali. In questi casi è importante avere alla guida manager esperti, in grado non solo di rilanciare l’azienda, ma anche di dare nuovi stimoli all’imprenditore stesso”.

Studio Temporary Manager