Incontro sublime quello tra la banda musicale Arce Sabina di Talocci e la Corale Mompeo di Farfa

Un incontro sublime quello tra la banda musicale Arce Sabina di Talocci e la Corale Mompeo di Farfa, con la partecipazione del direttore ospite M° Giancarlo Cecca, che l’8 gennaio nella basilica farfense hanno dato prova di come insieme si raggiungano le più alte sfere.

Due realtà artistiche radicate nel territorio sabino che portano avanti un tipo di tradizione, sia corale che musicale, che rappresenta una ricchezza storico-culturale da preservare. Tra gli obiettivi del M° Matteo Di Giuliani, infatti, c’è quello di unire le forze, unire la bellezza per ritrovare una strada che sia diversa ma sempre accesa da chi si impegna con amore e passione per far crescere con la propria espressione questo territorio”. Una visione che restituisce il significato profondo della pace che può vivere solo attraverso azioni che sanno incontrare, confrontarsi e quindi crescere. E i risultati sono stati visibili con la perfetta esecuzione di un repertorio per banda originale e di elevata difficoltà a dimostrazione di come le piccole realtà territoriali, sia bandistiche sia corali, se ben preparate possono offrire un alto livello musicale.

Presente all’appuntamento anche il Padre Priore don Eugenio Gargiulo che ha messo in evidenza la straordinaria bellezza che caratterizza questo lembo di terra dove la spiritualità ha un suo silenzio che lascia spazio all’estro artistico di coloro che vi giungono. Un modo, senz’altro, per mettere in risalto la straordinaria ricchezza non solo di Farfa ma del più ampio Comune di Fara in Sabina che può offrire al visitatore una moltitudine di “perle” da scoprire. Alla fine gli applausi e i complimenti arrivati anche da chi, in visita a Farfa, si è fermato ad ascoltare.