Le prime segnalazione sono giunte nel pomeriggio di ieri intorno alle ore 19-19,30 al centralino del 1515 (Emergenze Ambientali del C.F.S.) segnalando della fiamme nel territorio del Comune di Fara in Sabina.
Immediato l’intervento sul posto di uomini e mezzi e dopo aver vigilato sul rogo per tutta la notte le operazioni sono ricominciate questa mattina con un massiccio spiegamento di uomini a terra e mezzi aerei.
La direzione dello spegnimento è stato assunto dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, come prevede la normativa, che al momento sono presenti sul posto, con due Comandi Stazione ( Poggio Mirteto e Monte San Giovanni in Sabina) oltre a due pattuglie del Nucleo Operativo Speciale di Protezione Civile (N.O.S.) con le autobotti, presenti anche numerosi volontari delle Associazioni di Protezione Civile.
Ad agevolar il lavoro delle squadre a terra sono i mezzi aerei, che sono presenti in maniera significativa e precisamente due “Canadair” e due elicotteri della regione Lazio, da questa mattina, ai quali si sono aggiunti un altro elicottero del C.FS. e due aerei tipo “Fire Fox”.
Alle ore 13,00 circa una prima stima della superficie percorsa dal fuoco parla di 50 ettari di incolto e cespugliato andato in fumo, mentre per quanto attiene alla superficie boscata si parla di circa 5-6 mila metri quadrati (quasi mezzo ettaro). Non sono presenti in loco insediamenti abitativi che potrebbero essere interessati dall’andamento dell’incendio.
Sulle cause del rogo sono tutt’ora in corso le indagini degli investigatori del Corpo Forestale dello Stato.
Al momento, stante la calma di vento la situazione sembrerebbe sotto controllo.
La località precisa dell’incendio è “Monte Elci” a confine tra i Comuni di Fara in Sabina e Toffia