Questa mattina è stato inaugurato il centro socio-assistenziale-educativo Riah di Rieti grazie ad un progetto redatto dall’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Rieti che ha permesso di ottenere un finanziamento dal fondo UNRRA, United Nations Relief and Rehabilitation Administration amministrazione delle Nazioni Unite per l’assistenza e la riabilitazione).
Il costo totale dell’intervento è stato di 190 mila euro:133 mila provenienti dall’UNRRA, attraverso il Ministero dell’Interno, e 57 mila finanziati direttamente dalla Provincia.
Il Centro socio abilitativo Riah è un luogo dove i bambini affetti da disabilità dell’età evolutiva potranno essere accompagnati in percorsi di inclusione e di integrazione. Il centro è infatti dotato di una falegameria, di postazioni multimediali, di una stanza per la musicoterapia, una stanza per l’arteterapia e la drammaterapia e di locali a disposizione degli operatori e dei genitori dei bambini.
Questo centro, che affianca, anche fisicamente, il centro Riah già presente a Rieti in piazza Bachelet nei pressi del Tribunale dove, da qualche anno, si svolge assistenza sanitaria ai bambini affetti da disabilità dell’età evolutiva, permetteraà ai bambini di poter proseguire il loro percorso di cura e di reinserimento grazie ad una struttura all’avanguardia nell’intero panorama regionale.
"Apriamo una bella pagina in un periodo che certamente non è positivo per la situazione i servizi sociali a Rieti a causa dei tagli indiscriminati della Regione – ha commentato l’assessore alle Politiche sociali, Luigi Taddei – La provincia di Rieti ultimamente si è dovuta accontentare degli spiccioli ma ciò non ci ha abbattuto e abbiamo cercato altre strade per trovare soluzioni per quelle fasce della cittadinanza maggiormente bisognose. Con l’intera Giunta e il presidente della Provincia Melilli abbiamo lavorato cercando di intercettare fondi europei e non solo e oggi siamo qui ad inaugurare questo centro grazie ad un progetto elaborato dai nostri uffici, a cui va il mio più sentito ringraziamento, riuscendo così a sopperire alle distrazioni di una Regione forse un pò troppo lontana dai territori e dai bisogni dei cittadini".
"Non riesco a comprendere cosa la Regione voglia fare in questo territorio – ha invece affermato il responsabile dell’area tecnico- riabilitativa Centro Riah, Umberto Germani – I livelli essenziali di assistenza non si possono togliere con i piani di rientro, quando invece i denari ci sono ma sono indirizzati per finalità tutt’altro che primarie come può invece essere il sostegno ai bambini che hanno difficoltà e le relative famiglie .Non è pensabile che i bambini reatini con il tipo di problemi, che possono essere affrontati da noi, debbano affrontare dei veri e propri viaggi della speranza. Un capoluogo di provincia deve poter offrire dei servizi di riabilitazione dell’età evolutiva. Per questo all’assessore Taddei, alla Giunta e al presidente Melilli va il mio più sentito ringraziamento per la sensibilità dimostrata nell’affrontare una problematica che interessa molti cittadini".
"Ringrazio l’Amministrazione provinciale e l’assessore Taddei per l’attenzione dimostrata e per la capacità di intercettare e interpretare le esigenze dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più disagiate – ha dichiarato invece Quirino Ficorilli, dirigente del Dipartimento Integrazione Socio Sanitaria della Asl di Rieti – L’assessore ha compiuto il suo dovere facendo il massimo possibile per rispondere al grido di aiuto. Mi auguro che, a questo atto meritorio, seguano anche altre azioni da parte di Enti che hanno maggiori responsabilità, poteri e risorse".