Attualmente in Italia la pubblica sicurezza è affidata a 305 mila agenti divisi in cinque corpi: 105 mila nei Carabinieri, 95 mila nella Polizia, 60 mila nella Guardia di Finanza, 38 mila nella Polizia penitenziaria e 7 mila nel Corpo Forestale dello Stato.
Nella giornata di oggi in Senato si discuterà il Disegno di Legge 1557 contenente anche l’ormai famoso articolo 7 che prevede la soppressione della Forestale con conseguente accorpamento degli operatori ad altre forze di Polizia. Una discussione, quella di oggi, che a tutti appare fondamentale per le sorti non solo della stessa Forestale ma di tutto il nostro territorio.
Anche Rieti ha un occhio di riguardo per quello che accadrà in Senato considerando il vasto territorio che la provincia detiene, sia da un punto di vista floreale sia da una prospettiva faunistica e delle acque. Il rischio di una eliminazione del Corpo Forestale dello Stato è alto, ma non bisogna demordere.
Gli oltre 100 anni di storia del CFS messi a rischio da una politica dettata all’austerity o pseudo tale, molte le voci contrastanti in merito tra chi afferma che la soppressione si deve realizzare, chi afferma che non ci sarà alcun risparmio e chi invece sottolinea come addirittura ci sarà sperpero di denaro da questo taglio.
La commissione Affari costituzionali del Senato ha dato l’ok all’emendamento del relatore alla delega Pa, forze armate da 5 a 4. C’è quindi il via libera alla riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato e al suo eventuale assorbimento, presumibilmente nella Polizia di Stato, mantenendo quell’autonomia necessaria per lo svolgimento delle proprie funzioni anche se assorbiti.
I gruppi di opposizione si sono mostrati contrariati nell’attuare questa riforma ed hanno cercato fino all’ultimo di cancellare questa misura.