In Prefettura dal 12 maggio la Mostra dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato

La Questura di Rieti ha organizzato una mostra che ripercorre la storia della Polizia di Stato attraverso le divise ed i mezzi storici usati nel corso degli anni dal personale di questa Amministrazione.
L’evento sarà inaugurato, giovedì 12 maggio 2016, alle ore 10.30, presso il salone di rappresentanza dell’Ufficio Territoriale del Governo di Rieti, alla presenza delle massime autorità provinciali, della cittadinanza e di alcune scolaresche ed avrà come relatori il Questore di Rieti, Dr. Gualtiero D’Andrea, il Dirigente dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato, Dr. Raffaele Camposano, il Presidente del Centro Studi Galantara Dr. Fabio Santilli ed il Direttore dell’Archivio di Stato di Rieti Dr. Roberto Lorenzetti.
La mostra, che avrà come titolo: “IN NOME DELLA LEGGE – Tracce satiriche della Polizia italiana tra Otto e Novecento”, illustrerà, tra l’altro, un progetto storico-documentario, realizzato a cura di Fabio Santilli e Raffaele Camposano, per ricercare, attraverso le modalità comunicative dell’arte satirica, una più completa visione dell’attività della Polizia italiana nella fase della sua nascita e del suo sviluppo, prendendo in considerazione l’arco temporale che va dal 1852, anno di istituzione del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, al 1922, anno di scioglimento del Corpo della Regia Guardia.
La cerimonia di inaugurazione sarà allietata da intermezzi musicali eseguiti dal M. Massimo Rossi della Banda Musicale della Polizia di Stato.
L’esposizione, interamente allestita all’interno dei saloni di rappresentanza della Prefettura di Rieti, sita in Piazza Cesare Battisti nr. 10, potrà essere visitata, ad ingresso libero, da studenti e cittadini, da giovedì 12 maggio 2016 a sabato 14 maggio 2016, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Tutta la cittadinanza è invitata a parteciparvi.
La Questura di Rieti ringrazia la Prefettura e l’Archivio di Stato di Rieti per la collaborazione prestata e la Fondazione Varrone di Rieti e la Falegnameria Artigiana Sulpizi di Borgovelino, per il contributo offerto, grazie ai quali è stato possibile realizzare un evento così importante in questo capoluogo.