Le ore di lavoro perse (per giustificati motivi personali) del personale di Asm sono state, nel 2016, quasi il 10% sul totale delle ore lavorative, un dato vicino alla media nazionale anche se, in altre aziende del Lazio, la percentuale sfiora il 20%. Nel 2017 il dato è ulteriormente migliorato e la percentuale si è fermata al 7%, grazie all’accordo sindacale che ha permesso una diversa organizzazione del lavoro e una riduzione del tasso di assenza.
Questo si è tradotto in una maggiore produttività aziendale ed ha significato la possibilità di non ricorrere a nuove assunzioni in seguito al pensionamento di alcune figure lavorative. Il sistema di distribuzione del premio tiene conto della effettiva presenza al lavoro, premiando chi assicura costante presenza e penalizzando chi ha un superiore tasso di assenza.
“Ringraziamo tutti i lavoratori per il loro prezioso apporto che ha permesso all’azienda di centrare importanti obiettivi e altri che sono in costruzione – dice soddisfatto il presidente di Asm, Alessio Ciacci – l’azienda, orgogliosa dei risultati raggiunti assieme ai lavoratori e alle forze sindacali, punterà sempre più alla costruzione di meccanismi di efficienza ed efficacia dei servizi, che possano costruire un modello positivo di servizi pubblici orientati alla qualità dei servizi alla cittadinanza”.