Fa sempre piacere scoprire persone che hanno a cuore il bene degli animali, anche quando questi appartengono alla fauna selvatica non sempre nota a tutti.
E’ il caso della signora Elda che questa mattina mentre passeggiava con il suo cane ha notato nel terreno antistante la Questura un falchetto che con difficoltà cercava di riprendere il volo. La signora Elda ha così catturato il rapace e senza esitazione lo ha portato presso il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato.
Da un primo esame effettuato presso il Comando Provinciale del Corpo dall’Isp. Murino è emerso che il rapace aveva una evidente lesione all’ala destra, con evidente perdita di sangue. Non si esclude l’ipotesi di un colpo di arma da fuoco.
Bisognerà attendere gli esiti della radiografia per cui si è provveduto al suo trasferimento presso il Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino ed affidato alle sapienti cure del Prof. De Marco e della sua equipe. Il Lodolaio rientra tra quelle specie particolarmente protette e non è mai cacciabile nè detenibile.
Questo Rapace, di dimensioni contenute, può raggiungere un’apertura alare di 70 centimetri, 80 nella femmina. Caratteristico il fatto che da chiuse le ali superano la coda. Caccia le sue prede, preferibilmente piccoli uccelli, volando a bassa quota con rapide ed ardite eluzioni. Durante la nidificazione si dimostra particolarmente aggressivo nei confronti delle Cornacchie le quali, come noto, amano depredare i nidi.
Il famoso gioco da tavolo “Subbuteo”, inventato in Inghilterra, trae origine proprio dal nome scientifico di questo Falchetto.
Un grazie alla signora Elda che con il suo gesto ha salvato il falchetto da morte sicura.