Il personale del Posto di Polizia di Passo Corese ha denunciato in stato di libertà i pluripregiudicati M.E., del 1974 e C.A., del 1973, residenti in provincia di Napoli ed il pluripregiudicato romano P.A., del 1975 ed una donna in corso di identificazione, per truffa aggravata commessa in danno di un agriturismo della bassa Sabina.
Nel mese di giugno, un agriturismo della Sabina, ha ricevuto una prenotazione, da parte del romano P.A. che, qualificatosi come responsabile di una agenzia di intermediazione, per conto di una coppia di napoletani, un uomo M.E. ed una donna C.A., che avrebbero soggiornato nella struttura ricettiva nella settimana successiva, ha inviato copia di un bonifico, fatto a nome di una donna, non ancora compiutamente identificata, che regolarizzava l’aspetto economico del soggiorno.
Dopo pochi giorni, i due napoletani si sono presentati presso l’agriturismo ed hanno fruito di tutti i servizi pattuiti prima di lasciare la struttura alla scadenza fissata.
Con grande stupore, tuttavia, il responsabile della struttura ricettiva, una volta che gli ospiti avevano lasciato il loro alloggio, ha dovuto constatare che il bonifico non era stato accreditato ed ha quindi contattato via email il responsabile dell’agenzia di intermediazione che ha più volte giustificato il mancato pagamento segnalando una errata digitazione del codice IBAN del beneficiario.
Dopo numerose richieste di pagamento, il gestore dell’agriturismo si è visto costretto a raccontare tutto agli Agenti del Posto di Polizia di Passo Corese che hanno immediatamente avviato una minuziosa indagine volta la rintraccio dei probabili truffatori.
Le indagini hanno così permesso di ricostruire tutta la vicenda accertando, non solo l’inesistenza di un qualsiasi bonifico a favore dell’agriturismo, ma anche la falsità delle ricevute inviate che riportavano indicazioni di conti correnti inesistenti.
P.A., già denunciato in passato per reati di falso e di associazione a delinquere per truffa in danno di agenzie assicurative, i napoletani M.E., responsabile di reati in tema di stupefacenti, reati contro il patrimonio ed armi e la donna C.A., nonché una donna in corso di identificazione che avrebbe fornito le sue generalità per la realizzazione dei falsi bonifici, sono stati, pertanto, denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, davanti alla quale dovranno rispondere del reato di truffa aggravata in concorso.