Tasso di femminilizzazione delle imprese di Rieti e Viterbo superiore alla media regionale e nazionale. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere-InfoCamere che mostra come alla fine del 2021 le imprese femminili (ossia nelle quali la partecipazione di genere femminile risulta superiore al 50% tra quote di partecipazione detenute e cariche attribuite) raggiungano quota 27,30% nel Viterbese, per un totale di 10.438, e 26,22% nel Reatino, pari a 4.106 imprese, a fronte di una media nazionale del 22,13% e regionale del 22,81%.
Per quanto riguarda la distribuzione delle imprese femminili per settori, è l’agricoltura a registrare l’incidenza maggiore, con 4.001 imprese “in rosa” rilevate nella Tuscia (che rappresentano il 34,1% delle imprese complessive del settore) e 1.242 in provincia di Rieti (33,5%). Un altro comparto in cui l’incidenza delle imprese femminili sul totale delle imprese è molto elevata è tradizionalmente quello del commercio, con 2.232 unità in provincia di Viterbo (28,4%) e 854 nel Reatino (28,5%). Settori a forte partecipazione femminile anche il turismo e i servizi alle imprese, che hanno subito meno cancellazioni tra il 2020 e il 2021 rispetto a commercio e agricoltura, in certi casi aumentando anche di qualche unità: in provincia di Rieti il turismo conta 452 imprese femminili (incidenza sul totale del 38,6%) e nella Tuscia 832 (34,1%), mentre per quanto riguarda i servizi alle imprese il Reatino conta 358 unità (25,7%) e la Tuscia registra 878 imprese (26,5%).
A livello nazionale, l’analisi delle differenti cariche di guida e di amministrazione svolte all’interno delle imprese (984.366 quelle ricoperte da donne a fine 2021) evidenzia che la presenza femminile tende a ridursi al salire del livello di responsabilità.
Le donne presidente sono infatti 33.645. Pur aumentando del 2,03%, restano comunque solo il 18,03% del totale. Maggior incidenza hanno invece le donne vice presidente: sono 18.327, rappresentano il 26,57% del totale e sono aumentate del 3,37% da dicembre 2019.
Il maggior numero di incarichi riguarda soprattutto il ruolo di consigliere (225mila, pari al 25,4% del totale, in crescita del 2,52% rispetto a dicembre 2019). Le amministratrici sono poi 38.577, pari al 22,68%, in aumento del 4,48% rispetto a due anni fa.
In diminuzione invece le consigliere/amministratrici delegate: oggi sono 4.532, rappresentano il 22,74% del totale e sono diminuite del 4,77%. Per quanto riguarda gli incarichi manageriali, si assottiglia la già sparuta platea dei direttori donna: sono 480, pari al 15,62% del totale e si riducono di 61 unità.