Riportiamo di seguito la lettera aperta che Luigi Gerbino ha scritto al sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, relativamente alla questione impianto biogas a Vazia:
“Caro Antonio,
leggo sui giornali locali la tua posizione relativa all’impianto di trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata, in corso di autorizzazione, al nucleo industriale nei pressi dell’abitato di Vazia.
Dalle tue dichiarazioni si evince che non ti hanno ben rappresentato l’iter di gestione dei rifiuti. Infatti, i rifiuti che vanno a Viterbo sono gli indifferenziati, quelli cioè che dovrebbero essere trattati nell’impianto già autorizzato nel sito di Casa Penta e che sono la parte più consistente e più costosa; certo, anche i rifiuti organici con cui si produce il biometano hanno costi di conferimento elevati e capisco la necessità per la nostra provincia di dotarsi degli impianti che garantiscano la gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, come previsto dalle leggi vigenti ed a prezzi quanto più possibile contenuti.
Quello che faccio fatica a capire, Sindaco, è innanzitutto, per quale motivo queste iniziative non le prenda l’azienda che ha la titolarità del rifiuto e vengano lasciate a soggetti privati che non detengono rifiuti; inoltre, dato che si guarda al risparmio,mi chiedo perché, nonostante a Casa Penta vi sia un’autorizzazione per la costruzione di un impianto idoneo a servire l’intera provincia affrancandola da quello di Viterbo, non si provveda alla sua realizzazione.
La realizzazione dell’impianto di Casa Penta, autorizzato già da 4 anni, porterebbe nelle casse del comune e della provincia, risorse che oggi i nostri comuni erogano al comune ed alla provincia di Viterbo; inoltre si genererebbero notevoli risparmi sul trasporto dei rifiuti a beneficio di tanti cittadini della provincia. Appare altresì evidente, Antonio, che l’inerzia che determina la mancata realizzazione dell’impianto, favorisce interessi privati, mi auguro involontariamente, ma li favorisce.
Come vedi, per ottenere un’Autorizzazione Integrale Ambientale serve tanto tempo e tanto lavoro, è davvero incomprensibile il come e il perché dopo quattro anni non sia stato fatto l’inizio lavori dell’impianto di Casa Penta. Ti chiedo pertanto di adoperarti per far sì che quel lavoro non vada sprecato e che gli interessi dei cittadini e della loro azienda vengano garantiti e perseguiti nel più breve tempo possibile.
Non mi occorre un chiarimento nel quale si menzionino brevi ipotetici tempi, preferisco che tu o chi per te, faccia comunicazione alla città dell’avvenuto inizio lavori. Cordialmente.”
Luigi Gerbino