IMPIANTO A BIOMASSE, FUORVIANTE L'INFORMAZIONE DELLA CONVERT

Sciopero a Rieti

L’irreale e sconcertante comunicato stampa della Convert , denuncia ancora una volta l’arroganza speculativa di chi vuole ad ogni costo appropriarsi con ogni mezzo dei lucrosi e facili incentivi a danno della salute di un’intera popolazione.

Come si possono raccontare certe panzane, quando abbiamo sotto gli occhi  Taranto, che ha assegnato migliaia di posti di lavoro e prodotto investimenti miliardari sul territorio, però tutto a caro prezzo per la salute dell’uomo, tanto che ora si potrebbe asserire che sia stato perpetrato nel tempo un tentato omicidio di massa legalizzato.

Il popolo della Bassa Sabina non vende la sua salute per 30 denari che potrebbero essere spesi in futuro elevandoli all’ennesima potenza in farmaci, ospedali e morte. Oramai si conoscono questi discorsi del tipo sviluppo del territorio, investimenti, posti di lavoro. Solo parole soltanto parole dell’imbonitore orientato unicamente alla vendita del proprio prodotto che ne reclama per suo unico tornaconto pregi e bontà. I facili investimenti sulla pelle degli altri con false realtà non fanno presa su nessuno. I cittadini informati, documentati e determinati non credono a 5 milioni d’euro, alla trentina di posti di lavoro al recupero del calore, viceversa sono propensi a spendere qualche euro in più per mantenere integro l’ambiente e la salubrità dell’aria che ancora respirano. Riuscire a mantenere puro è cristallino il territorio è una vittoria signori della Convert.

Una vittoria sulla speculazione ed un monito a non tentare di violare ancora quei territori rimasti immacolati destinati al turismo, alla produzione dop dei prodotti agricoli e perché no, mantenendo la qualità dell’aria ad altissimi livelli tali da poter vendere in barattoli a certe incredule società. La Sabina non può diventare terra di nessuno, una terra di conquista per speculatori senza scrupoli.  Per tutto questo, i comitati apolitici ed apartitici hanno manifestato a Rieti in sostegno del Sindaco di Fara in Sabina Davide Basilicata e di Montopoli Antimo Grilli, impegnati alla conferenza dei servizi per dar forza al loro diniego sulla realizzazione del micidiale impianto a biomasse a Valle della Madonna.

Diniego emesso in seguito dalla Provincia di Rieti tenendo conto dei pareri negativi delle amministrazioni di Fara e Montopoli e quello dell’Asl, in virtù dei regolamenti comunali d’igiene e sanità presentati. Le nocività dichiarate sulle nano polveri non sono parole campate in aria, bensì sono ampiamente dimostrate, documentate e sottoscritte da eminenti studiosi e non ultimo, il film documento “Sporchi da morire”  è una riprova. Si accenna ai danni.  Danni materiali? Chi pagherà per i danni subiti dagli abitanti della Bassa Sabina che hanno vissuto momenti drammatici di stress nell’incubo di un eventuale minaccia di malattie cancerogene prodotte da quel minaccioso e perenne ombrello di nano polveri in sospensione? Le abetaie nel raggio di 40 chilometri, dove sono ubicate? Le uniche abetaie esistenti nel territorio Farese e di Montopoli al momento sono soltanto i pini degli alberi di Natale.

Basta, è ora di ritornare alla realtà. Un’invocazione, una preghiera si leva dai comitati: vi  preghiamo cortese società, non raccontateci altre storie, abbiamo ben altro a cui pensare per cercare di poter vivere dignitosamente in questo periodo così critico e difficile per la nostra esistenza.