Impianti Terminillo, NOME: “Ancora nessuna certezza su tempi e costi dell’affido alla municipalizzata”

“Mentre anche il mese di novembre è ormai archiviato, la questione su se, quando e con quale gestore potranno essere aperti gli impianti sciistici al Terminillo, resta indefinita. Nella commissione comunale tenuta lunedì sera, 28 novembre 2022, NOME Officina Politica e Carlo Ubertini hanno manifestato le proprie perplessità sull’ipotesi di affitto delle sciovie del Terminillo da parte di ASM. L’unica notizia certa, fin qui, è che il management della municipalizzata ha effettuato dei sopralluoghi per valutare lo stato degli impianti.

Nello spirito di contribuire a salvaguardare su basi realistiche la prossima stagione invernale, abbiamo posto alcuni rilievi, in commissione, relativi agli adempimenti che, per legge, ASM dovrebbe assumersi in caso di affitto delle strutture. Tutti gli impianti devono infatti essere in possesso delle dovute certificazioni, così come vanno valutate le attuali condizioni di manutenzione dei mezzi battipista, lo stato di revisione delle seggiovie, le eventuali limitazioni all’uso delle piste, dato che non sono state preparate. Tutto ciò a che prezzo e con quali tempi? La soc. Funivia metterà a disposizione i propri tecnici in organico per consentire le revisioni richieste?

Quale sarà insomma l’impegno economico necessario per eseguire eventuali gravose attività preliminari e di manutenzione all’avvio degli impianti ed alla messa in sicurezza delle piste? In che misura il privato parteciperà a sostenere i costi di tali attività, considerando che esse produrranno un incremento di valore degli impianti della soc. Funivia e che tali impianti torneranno in possesso del privato nell’Aprile 2023? Questi i rilievi posti in sede istituzionale dal Consigliere Carlo Ubertini nella Commissione Sport, alla presenza del Sindaco Sinibaldi e dell’Ass.ra Mestichelli, appositamente convocati per fare il punto della situazione.

Sempre nell’ottica di aiutare a salvare la stagione: nel caso di verificata incapacità di ASM ad assumersi tale compito, chiediamo se si stia lavorando a un piano B, ad esempio avviando un’interlocuzione con il gestore degli impianti di Campo Felice.

Ma c’è anche un richiamo ad un passaggio dell’art. 10 della Legge 59 del 1983, quello che prevede che, qualora non siano state avanzate richieste di rilascio di concessione e l’ente concedente non ritenga di acquistare l’impianto, questo dovrà essere demolito a cura e spese dell’originario concessionario. Nel caso di inottemperanza da parte dell’ex concessionario, alla demolizione dell’impianto ed all’asporto del materiale di risulta provvede l’ente concedente, addebitando i relativi oneri allo stesso ex concessionario.

Ciò detto, in altra sede verranno poste le considerazioni politiche in merito all’utilizzo di ASM come “ultima istanza” per tentare di salvare la stagione sciistica, per incapacità programmatoria del Comune, unitamente alla possibilità, già ventilata dal Sindaco, di intervenire con fondi del bilancio comunale se l’attività dovesse risultare in perdita”.

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