Bene il progetto per la realizzazione di sei case della salute, due ospedali di comunità e tre centrali operative territoriali sul reatino, ma l’accordo di proroga sul rinnovo degli operatori sanitari covid non è sufficiente.
Apprendiamo dai media dell’impegno assunto dall’assessore Regionale Di Berardino, dal presidente della commissione bilancio della regione Lazio Refrigeri e dall’onorevole Melilli, presidente commissione bilancio camera dei deputati, di realizzare nel reatino i progetti previsti nella missione 6 del Pnrr e cioè le case e gli ospedali di comunità.
Tale impegno va nella direzione da noi sempre sostenuta che è quella di realizzare la vera integrazione socio sanitaria e quindi la reale presa in carico delle persone con fragilità, costruendo la medicina territoriale e riformando l’attuale prestazione sanitaria.
È evidente che tale cambiamento impatterà non soltanto sulla salute delle persone, ma anche sullo sviluppo economico del territorio e sull’occupazione, ad iniziare da quella sanitaria, che non potrà essere ne’ precaria, ne’ affidata ai privati.
Siamo pronti ad un confronto per iniziare a discutere non soltanto della realizzazione degli edifici ma anche e soprattutto di chi dovrà erogare i servizi socio assistenziali, delle professionalità che il territorio richiede, delle competenze e quindi di buona e stabile occupazione, poiché senza quella difficilmente tale traguardo potrà essere raggiunto.