Fino al 16 giugno nella sede della Provincia di Rieti è possibile ammirare i lavori realizzati con materiali di riciclo dai bambini delle aeree della provincia di Rieti colpite dal Sisma.
Sono 174 i bambini protagonisti di questa iniziativa che ha coinvolto le scuole primarie di Amatrice, Cittareale, Antrodoco, Canetra, Leonessa e Colli sul Velino che hanno lavorato fianco a fianco dei 28 volontari vincitori del bando straordinario per le zone colpite dal sisma 2016 di cui ente capofila è la Provincia di Rieti e gli enti partner sono la Sabina Universitas, la Diocesi di Rieti, l’Unità di Crisi del Mibact e la Soprintendenza Speciale del Mibact “#SIRIPARTE con il patrimonio artistico e la cultura”.
Il progetto si intititola “Immaginare la Ricostruzione” ed è ispirato al romanzo “Le Città Invisibili”di Italo Calvino.
Per rendere più facile la comprensione di tale testo, i volontari si sono cimentati in una rappresentazione teatrale liberamente tratta dalla descrizione di alcune città estratte dal testo, grazie alla collaborazione del regista aquilano Manuele Morgese dell’Associazione Teatrozeta.
Tutta la rappresentazione è stata accompagnata da motivi musicali eseguiti da alcuni volontari del Servizio Civile. Al termine di ogni spettacolo, tenutosi presso le scuole partecipanti, è stato proposto agli alunni la realizzazione della loro “Città Ideale” mediante la loro immaginazione e l’utilizzo di materiale di riciclo, sotto forma di modellini plastici, pitture, disegni e poesie.
Questa mattina presso l’aula consiliare della Provincia di Rieti il presidente della Provincia di Rieti Giuseppe Rinaldi, nell’inaugurare la mostra, ha consegnato ai dirigenti scolastici, alle maestre e agli alunni un attestato di partecipazione.
Dopo il taglio del nastro, durante la cerimonia il presidente Rinaldi ha anche espresso soddisfazione per la conferma da parte del Servizio Civile Nazionale del progetto avviato l’anno scorso con il riconoscimento di 30 volontari alla Amministrazione Provinciale di Rieti con il progetto “#SIRIPARTE con il patrimonio artistico e la cultura – un anno dopo”.