A distanza di quindici giorni dall’insediamento del nuovo direttore generale della Asl Rodolfo Gianani, la Cisl di Rieti chiede allo stesso un Atto concreto che mostri un’inversione di tendenza rispetto alle politiche sanitarie della precedente amministrazione.
Mentre la sanità reatina, che vive ormai piegata su una mobilità passiva tra le più alte del Lazio, rischia di sprofondare, la situazione all’interno dell’Asl, rispetto al maggio scorso quando l’allora Dg Gabriele Bellini decise di lasciare l’incarico al vertice dell’Azienda, è rimasta immutata.
Per questo, consapevoli dei dettami della Regione Lazio in riferimento al Piano di rientro dal deficit che si attesta sui 10 miliardi di euro, la Cisl di Rieti chiede al nuovo Dg Gianani di tracciare al più presto una linea di demarcazione netta con il passato, dando corso ad un progetto di rilancio dell’Azienda e con essa, dell’ospedale provinciale De Lellis, dei presidi di prossimità Grifoni di Amatrice e Marini di Magliano Sabina, dei Distretti socio-sanitari dislocati sul territorio provinciale.
Forse, qualcuno, obietterà che è ancora presto per chiedere conto al nuovo Dg del suo operato, ma la Cisl di Rieti è convinta che già troppo tempo è trascorso (sei mesi circa dalle dimissioni di Bellini all’insediamento di Gianani) e che sia giunto il momento di dare risposte chiare all’utenza in termini di qualità dell’ erogazione dell’offerta sanitaria.
Non è oltremodo tollerabile infatti, continuare ad ascoltare le denuncie pubbliche di cittadini vessati da tempi di attesa interminabili per prestazioni specialistiche ed esami diagnostici (dati aggiornati indicano1 anno per un ciclo di terapie riabilitative e una Moc, 11 mesi per una Risonanza magnetica, 8 per un’ecografia all’addome, 6 per un’ecografia del capo e del collo, 5 per un’ecocolordoppler, per un Holter e per un’ecografia ostetrica).
Per non parlare dei tempi di attesa a cui si è costretti al Pronto soccorso, che nonostante gli sforzi del personale che vi opera, non scendono MAI al di sotto delle 7-9 ore. Senza contare la grave piaga dei ricoveri impropri e degli appoggi che investe in maniera pesante alcuni reparti ospedalieri (le due medicine, la geriatria in primis), creando disagi tra il personale medico ed infermieristico e non ultimo sui degenti, che pagano sulla propria pelle il disservizio.
Sui Reparti e Servizi molto si potrebbe dire. Per il momento ci limitiamo a segnalare la situazione DRAMMATICA in cui versa l’Emodinamica, in funzione soltanto una manciata di ore al giorno nonostante in provincia, ogni giorno, almeno due reatini vengono colpiti da infarto del miocardio. Tornando alla struttura d’emergenza del De Lellis la Cisl, in più occasioni, si è espressa con determinazione: E’ necessario dotarla al più presto di un “Dea di secondo livello” come avvenuto in altre province laziali e di posti letto di Osservazione breve, peraltro previsti dal nuovo Piano.
Sui posti letto di Rsa, come già avvenuto in passato, la Cisl è pronta a scendere in piazza accanto alle tante famiglie in attesa di un posto per il proprio caro, poiché non è pensabile che il nostro territorio (il reatino detiene la percentuale più alta di anziani del Lazio) si debba accontentare soltanto di 77 posti letto accreditati sui 469 previsti. La Cisl annuncia iniziative e manifestazioni di protesta se la Asl non interverrà immediatamente sull’Hospice (inaugurato dall’amministrazione di centro sinistra nel marzo scorso e chiuso lo stesso giorno per carenza di personale), poiché non è umanamente concepibile che un malato terminale debba mettersi in lista di attesa anche per morire.
Sugli ospedali di prossimità Grifoni di Amatrice e Marini di Magliano, l’auspicio è che alla fine, la nuova dirigenza Asl, possa davvero trovare una soluzione che garantisca le specifiche esigenze dei cittadini di quel territorio, rispettando i livelli assistenziali minimi sanciti dalla Costituzione.
La Cisl di Rieti punta il dito anche sulla Pianta Organica. E’ necessario che il nuovo Dg valorizzi la figura dei professionisti della sanità locale, a tutti i livelli. Dall’operatore socio sanitario (OSS), attraverso l’impiego al meglio delle potenzialità operative e professionali di tale figura, come avviene già in altre Regioni. Ai nuovi professionisti sanitari (in possesso di laurea), attraverso più elevate e riconosciute responsabilità. Rivisitare il dispositivo che ha introdotto dall’anno 2010 il blocco totale del turn-over e la riattivazione della mobilità interaziendale per il personale della sanità che al momento risulta essere vietato, con provvedimenti unilaterali da parte della Regione Lazio disapplicando norme sancite dai Contratti Nazionali. Favorire una maggiore partecipazione dei lavoratori all’organizzazione aziendale per incrementare la lotta agli sprechi, recuperando risorse disperse, per il miglioramento dei servizi ai cittadini e per la valorizzazione economica del personale coinvolto e disponibile.
Coerentemente con questo disegno e con quello più vasto di riordino e ammodernamento del sistema salute reatino, come Segreteria Provinciale della Cisl di Rieti, chiediamo al nuovo direttore generale della Asl Rodolfo Gianani un incontro interlocutorio al fine di analizzare soluzioni condivise per il futuro di servizi e strutture sanitarie e non ultimo, per la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale.