La sfida tra Justin Gatlin e Asafa Powell, le altissime quote di Bohdan Bondarenko, il mezzofondo che non tradisce mai. RietiMeeting edizione 44, ultima tappa del circuito Iaaf World Challenge, saprà ancora una volta stupire.
Domani dalle 16.30 gli occhi saranno puntati sul “Guidobaldi”, il piccolo stadio dei grandi numeri: ben 51 i paesi rappresentati quest’anno, per aggiornare un bilancio sontuoso, da 3440 atleti in rappresentanza di 112 paesi che nelle precedenti 43 edizioni hanno gareggiato al Meeting reatino. Con 218 campioni olimpici (per un totale di 287 medaglie d’oro), 251 campioni mondiali (per un totale di 411 medaglie d’oro) e 152 primatisti mondiali.
“Il nostro evento chiude una lunga stagione di Meeting, in un 2014 molto impegnativo – conferma il direttore Sandro Giovannelli – abbiamo in programma 17 gare, di cui tre raddoppiate, molte delle quali possono ambire alla migliore prestazione mondiale dell’anno. Ci sarà Asafa Powell, che ha superato un risentimento dopo la gara di Bruxelles e sicuramente vorrà fare bene di fronte allo sprinter più veloce del 2014, un Justin Gatlin che nella finale della Diamond ha dimostrato una splendida forma (9″77 sui 100 e 19″71 sui 200) e se a Rieti troverà un soffio di vento alle spalle sicuramente saprà come sfruttarlo. Silas Kiplagat avrà a disposizione nei 1500 due bravissime lepri per migliorare il suo primato stagionale. Il tempo dovrebbe essere buono per ottenere grandi tempi anche da parte della promessa azzurra Federica Del Buono, figlia di Gianni, che qui ottenne un primato italiano nei 3000 (edizione 1972, la seconda, con 7’49”4). La Del Buono punta negli 800 a un tempo vicino ai 2 minuti, e magari sotto questa soglia: avrà a disposizione una gara veloce e se saprà sfruttare la scia delle altre, grazie alla sua intelligenza tattica, riuscirà a ottenere un importante progresso. Da tenere d’occhio anche la gara dei 3000 siepi, con la tunisina Habiba Ghribi (argento olimpico e mondiale rispettivamente a Londra e Daegu) che punta a scalare le liste annuali”.
Salto in alto: il piatto forte del Meeting
E’ la specialità dell’atletica che nel 2014 ha fatto registrare le imprese più eclatanti, soprattutto a livello maschile, come confermato venerdì sera a Bruxelles. Così il RietiMeeting dedica uno spazio speciale e un riflettore particolare alle due pedane dell’alto. Bohdan Bondarenko che ieri sera ha tentato per l’ennesima volta il colpo grosso al primato mondiale del cubano Javier Sotomayor fallendo un doppio assalto a quota 2,46, potrà trovare a Rieti l’ambiente giusto per una rivincita sul qatariota Barshim (altissimo sopra i 2,43 in Belgio, secondo salto di sempre). La progressione che parte da 2,25, passerà verso i 2,30, 2,33, 2,36, 2,39 (primato del Meeting), 2, 42…
“Sognare un grande risultato non è utopia – conferma Giovannelli – l’ucraino è salito ben 4 volte sopra i 2,40, la sua stagione è stata impegnativa, ma il suo carattere determinato fa ben sperare”.
Interessante anche la gara femminile che vedrà in pedana Alessia Trost e alcune delle migliori interpreti europee. Così come non deluderà sicuramente la gara del martello, con i più forti del momento.
Gibilisco: Rieti il posto giusto per chiudere in bellezza
Deluso dagli Europei di Zurigo ma ancora attratto dal cielo, Giuseppe Gibilisco sceglie Rieti per salutare la specialità del salto con l’asta che undici anni fa lo ha incoronato a Parigi campione del mondo. Il più grande interprete italiano di una delle discipline più tecniche ed affascinanti oggi pomeriggio ha ricevuto in dono dal RietiMeeting un silenzioso volo in aliante carico di emozioni, esplorando i cieli reatini, patria del volo a vela mondiale.
“Non volevo chiudere la carriera con i tre nulli di Zurigo – spiega l’atleta siciliano – ho visto chiudere così Bubka a Sydney, ed ho sempre desiderato salutare la specialità che mi ha dato tanto in un modo diverso dal suo. Rieti mi ha accolto a braccia aperte, come quando nel 2003 mi dedicò una tribuna tirata su di fretta, per vedere i miei salti da vicino. Quella tribuna è ancora lì e io sono grato a Sandro Giovannelli e a questa città”.
Tra Gibilisco e l’asta potrebbe rimanere un capitolo aperto: “Vorrei mantenere una porticina aperta perché mi sento ancora molto legato a questo mondo – conferma il saltatore – è da un po’ che sto pensando di creare una scuola nazionale di salto con l’asta che possa creare un modello italiano, riconosciuto anche all’estero. E’ un progetto complesso, ma credo debba realizzarsi per il bene dell’atletica azzurra”.
Il sindaco di Rieti Petrangeli: Fieri di questo evento
“Rieti in questi giorni vivrà ancora una volta il suo picco annuale di ricerche su google – spiega Simone Petrangeli, sindaco di Rieti – e tutto questo grazie al Meeting. La nostra città conferma grazie a questa manifestazione l’appellativo di “città amica dell’atletica” e questo è per noi motivo di vanto. Vorremmo dare una maggiore tranquillità al futuro di questa manifestazione che ci vede al fianco di vere e proprie capitali, pur essendo una cittadina di provincia. Questo è un vero miracolo per cui dobbiamo dire grazie al direttore del Meeting e ai suoi tanti volontari. Un miracolo a cui vorremmo dedicare un museo che racconti la storia dell’atletica a Rieti. Si parla tanto anche di una fondazione per garantire continuità a questa manifestazione. Un’ipotesi realizzabile a condizione che ci sia anche il contibuto di soggetti privati”.
Soddisfazione anche per il presidente del Coni Lazio, Riccardo Viola: “E’ un onore poter accogliere nel nostro nuovo Coni Point di Rieti la presentazione del Meeting, un vero e proprio motore per la promozione dello sport, che rappresenta il nostro vero obiettivo”.