IL REATINO PALOZZI ALLA 37^ EDIZIONE DEL FESTIVAL MONDIAL DE L'IMAGE SOUS-MARINE

Roberto Palozzi

Si è conclusa ieri sera al Palais du Pharo di Marsiglia la 37^ edizione del “Festival mondial de l’image sous-marine” (Festival mondiale dell’immagine sottomarina) di Antibes, apertasi il 27 ottobre.

Con più di 140 film e 450 fotografie in concorso, la kermesse francese è la più importante vetrina internazionale di opere fotografiche e cinematografiche sulla vita subacquea, riunendo le migliori produzioni e le più importanti personalità nel campo delle riprese sottomarine.

Presidente d’onore di questa edizione è stato Jean-Michel Cousteau, figlio di Jacques-Yves Cousteau, pioniere delle ricerche oceanografiche, di cui ricorre il centesimo anniversario della nascita.
Al prestigioso Festival ha partecipato anche il ricercatore-documentarista reatino Roberto Palozzi, selezionato dalla giuria per il suo film in lingua inglese “The Colours of the Rainbow” (“I colori della Rainbow”, nella versione italiana) che, a 25 anni di distanza, racconta il drammatico affondamento della nave ammiraglia di Greenpeace nel porto di Auckland, in Nuova Zelanda.

Il 10 luglio 1985 la Rainbow Warrior venne squassata dall’esplosione di due cariche piazzate da due incursori del servizio segreto francese. Nell’attentato morì un fotografo dell’associazione ambientalista, mentre l’imbarcazione riportò danni tali da non poter essere riparata. Fu scelto allora di trainarla al largo e di affondarla per farla diventare luogo di ospitalità per la flora e la fauna marine. Al momento dell’attacco, l’equipaggio era impegnato in una campagna di protesta contro i test nucleari francesi nell’atollo polinesiano di Moruroa.

Dopo un quarto di secolo da quei drammatici avvenimenti, Palozzi ha ricostruito le fasi dell’affondamento attraverso i documenti recuperati dalla nave e la toccante testimonianza di uno dei sopravvissuti, andando poi a filmare nelle profondità oceaniche il relitto, che ora dà rifugio a molte specie animali e vegetali, nel corso di una serie di difficili e rischiose immersioni tra i corridoi e gli stretti pertugi di quel che resta della Rainbow Warrior.
Un fotogramma tratto dal documentario di Palozzi è stato prescelto per illustrare la pagina web delle proiezioni del sito ufficiale del Festival.

Il filmato, della durata di trenta minuti, è stato proiettato al pubblico venerdì scorso ed ha la particolarità di essere  tutto “made in Rieti”. Oltre all’autore, infatti, sono reatini Marco Cavalli, che ha curato il montaggio e la grafica computerizzata, e Andrea Rosatelli, che ha composto le musiche.
Roberto Palozzi è attualmente impegnato in una spedizione scientifica di ricerca al Polo Sud organizzata dal Programma Nazionale di Ricerche in Antartide.