Il "NO" dell'ordine degli avvocati di Rieti alla chiusura del Tribunale

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rieti, preso atto che la commissione ministeriale di studio incaricata di predisporre uno schema di progetto di riforma dell’ordinamento giudiziario – cosiddetta “Commissione Vietti” – nei giorni scorsi ha concluso i propri lavori depositando, tra l’altro, una proposta di disegno di legge delega avente ad oggetto la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari;
rilevato che nella proposta di disegno di legge delega appena menzionata si prevede che il Parlamento deleghi al Governo l’adozione di uno o più decreti legislativi destinati a riorganizzare la distribuzione sul territorio dei distretti di Corte di Appello e delle relative Procure Generali, secondo principi e criteri direttivi individuati nella riduzione del numero delle Corti di Appello esistenti, mediante attribuzione di circondari o porzioni di circondari di tribunali appartenenti a distretti limitrofi, “secondo i criteri oggettivi dell’indice delle sopravvenienze, dei carichi di lavoro, del numero degli abitanti e dell’estensione del territorio, tenendo comunque conto della specificità territoriale del bacino di utenza, della situazione infrastrutturale e del tasso d’impatto della criminalità organizzata”;
esprime il proprio dissenso ad ogni modifica della geografia giudiziaria che comporti la riduzione del numero degli attuali uffici Giudiziari;
preso atto degli articoli apparsi sui quotidiani locali che riferiscono del dibattito a livello politico ed istituzionale aperto nella vicina Umbria circa la necessità di ampliare il distretto della Corte di Appello di Perugia, al fine di scongiurarne la soppressione, annettendovi, tra gli altri, anche il Tribunale di Rieti;
preso altresì atto delle dichiarazioni della Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, così come riportate dalla stampa, secondo la quale, nel ridisegnare la geografia giudiziaria, si potrebbe: “… alleggerire il lavoro dei tribunali del Lazio spostando la competenza sull’Umbria”, arrivando ad affermare che: “Gli affari giudiziari di Rieti si potrebbero trattare tranquillamente a Perugia o Terni”;
esprime il fermo ed incondizionato dissenso ad ogni ipotesi di soppressione del Tribunale di Rieti;
tenuto conto dei criteri guida individuati dalla Commissione Vietti in forza dei quali parametrare la nuova geografia giudiziaria, ritiene che, nel duplice intento di alleggerire il carico di tribunali limitrofi del distretto del Lazio, oltremodo congestionati e mantenere sul territorio reatino gli uffici chiamati ad amministrare la giustizia, l’occasione sia favorevole per conseguire l’ampliamento del circondario del Tribunale di Rieti. A questo progetto, tanto importante quanto concretamente realizzabile, invita ad aderire tutte le rappresentanze politiche, istituzionali e professionali del territorio.
A tal fine delibera di promuovere un incontro pubblico, auspicando la partecipazione di tutti gli operatori della giustizia, della cittadinanza e dei rappresentanti politici ed istituzionali dell’intero territorio.