“Leggere sul più importante quotidiano economico nazionale che due diversi studi su temi diversi descrivono in termini positivi la nostra provincia fa molto piacere e dimostra la bontà del lavoro svolto sinora.
Che la qualità della vita in provincia di Rieti fosse migliore che in molte altre parti d’Italia, lo sapevamo già per la nostra esperienza quotidiana, ma che a certificarlo fosse uno studio de Il Sole 24 Ore in collaborazione con il centro Studio Sintesi inorgoglisce. In questi anni l’Amministrazione provinciale ha lavorato molto sulla salvaguardia dell’ambiente, sulla promozione culturale e sul sociale riuscendo a mettere in campo azioni che hanno contribuito a rendere il nostro territorio un luogo dove si vive bene, come dimostrato dai moltissimi abitanti della Capitale ma anche stranieri che hanno scelto e continuano a scegliere il Reatino come loro domicilio.
Dobbiamo continuare su questa strada perché il turismo è sicuramente una delle grandi risorse della nostra provincia.
Accanto a ciò, però ci siamo impegnati per creare opportunità di sviluppo anche in altri settori e anche qui, casualmente il Sole 24 Ore, pubblicando nella pagina seguente uno studio dell’Aspen Institute Italia ci da ragione. Lo studio pubblicato sul quotidiano pone la provincia di Rieti all’ottavo posto nel Centro Italia e al secondo nel Lazio dopo Roma per la vitalità economica seppur in un momento di grande crisi.
Un dato che sicuramente ci fa piacere ma che soprattutto ci affida la responsabilità di continuare a lavorare come fatto finora. Ho sempre sostenuto che la provincia di Rieti per le sue molteplici vocazioni è tra i territori meglio attrezzati per affrontare la crisi ed uscirne in modo migliore. Dobbiamo però creare i presupposti per far sì che a Rieti si possa continuare ad investire come abbiamo fatto nel campo dell’energia rinnovabile”.
E’ quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, in merito agli articoli apparsi su Il Sole 24 ore questa mattina, in merito allo studio de Il Sole 24 Ore lunedì in collaborazione al Centro studi Sintesi sulla qualità della vita nelle province italiane, apparso a pagg. 1-2-3, e sulla ricerca dell’Aspen Institute Italia in collaborazione con il Cerm (Centro competitività regolazione mercati) apparsa a pag. 5.