Non bastavano le problematiche legate alla sicurezza stradale piu’ volte denunciate dall’ente associativo in tutta la bassa sabina – sottolinea il dr Frongia – ci mancavano anche gli insediamenti abusivi dei rom che da qualche settimana assistiamo. I nostri amministratori locali – continua il presidente – si sono attivati da subito a emettere ordinanze di sgombero delle aree sottoposte ad insediamenti, ma tutto ciò a volte non basta, l’ultima in ordine di tempo un gruppo di famiglie di etnia rom si sono accampate abusivamente nell’area antistante del campo sportivo nel comune di stimigliano , e immediatamente il primo cittadino ha emesso un ordinanza di sgombero urgente anche alla luce della carenza strutturale igienico-sanitario del luogo.
Se la città di Roma viene denominata “Roma Capitale” perché ospita l’intero mondo dagli uffici alle istituzioni e caccia chiudendo i vari campi rom, la bassa sabina rischia di aggiudicarsi il poco invidiabile primato di ospitare una nascente “zingaropoli”. Lo fanno notare dall’Assointerforze, che ha effettuato diversi sopralluoghi nell’area dell’accampamento nel territorio di stimigliano e si sono rilevati pericolosità di ogni genere. A tal proposito – denuncia Frongia – non si può dimenticare che l’occupazione abusiva da parte di queste etnie porta numerose problematiche inerenti ad ordine pubblico se non preventivamente controllate e sorvegliate ma cosa ancora piu inquietante che l’area in questione e priva di rete protettrice e adiacente alla strada statale con assenza di marciapiedi con conseguenze gravi per queste persone e in particolare per i piu piccoli che si spostano lungo questa strada . Ciò stante, -continua la nota- il territorio di stimigliano è un punto strategico per queste famiglie in quanto a poca distanza si trova la ferrovia metropolitana e il casello autostradale.
“Questi fatti – osserva Frongia – stanno causando notevole preoccupazione e allarme fra la popolazione residente. “Quasi pleonastico – aggiunge il presidente – il fatto che si debba intervenire” e, rendendosi conto della delicatezza della situazione, Frongia conclude spiegando di informare le autorità competenti, sottolineando che in questi casi tutti debbano fare la propria parte dalle istituzioni alle associazioni ai cittadini, dando solidarietà ma allo stesso tempo essere vigili e attenti per prevenire situazioni degradanti di ordine pubblico.