Il presidente del CONI Giovanni Malagò chiama i rappresentanti di NOME

“Nei giorni scorsi abbiamo scritto una lettera aperta al presidente del CONI Giovanni Malagò (nella foto ospite negli studi di Radiomondo). Abbiamo rappresentato le problematiche sul riavvio delle attività sportive giovanili al chiuso, la esigenza di equiparare la pratica sportiva all’attività scolastica, diritto inviolabile di bambini e adolescenti.

Abbiamo posto il problema dell’obbligo di green pass per i bambini oltre i 12 anni, quando ancora ampie fette di popolazione adulta (restia e scettica) non si sono vaccinate per scelta, e abbiamo chiesto al Presidente di rappresentare il problema alle istituzioni. I bambini hanno dimostrato una responsabilità superiore rispetto agli adulti. Approfittarsi ora di loro, obbligandoli indirettamente a vaccinarsi (nonostante i dubbi degli scienziati sui rischi e i benefici in questa fase pandemica), di fatto per tutelare milioni di adulti per i quali è invece conclamata la convenienza a vaccinarsi, sarebbe un insulto imperdonabile.

Giovanni Malagò ci ha telefonato e ci ha assicurato che nelle varie discussioni in atto, tali aspetti e problematiche, che stanno emergendo con forza, saranno posti in debito risalto rispetto alla interlocuzione istituzionale e all’attività del CTS. Lo ringraziamo, indipendentemente dall’esito. La sua telefonata è la testimonianza che le istituzioni possono essere più vicine al cittadino di quanto non si creda.

E il nostro Sindaco? Nei mesi passati si è impegnato, dandone ampio risalto mediatico, in una telefonata a Gianni Letta in vista della imminente chiusura delle filiali di banca Intesa, a cui sono seguite le chiusure a Vazia e Quattro Strade.

Piuttosto, visto che si tratta di sua diretta competenza, nella situazione di estrema difficoltà in cui si trova la pratica sportiva di base, spieghi il motivo per cui, ormai da giugno, ha privato cittadini e società sportive dell’uso della piscina comunale e del Palazzetto Leoni, per un “imminente avvio” dei lavori di Rieti 2020, di cui a distanza di quattro mesi non si ha traccia (salvo comunicati stampa), mentre ci sono società che, prive di campi, non hanno ancora idea di dove potranno far svolgere l’attività ai propri ragazzi, né informazioni concrete e fattuali sullo stato di avvio e durata dei cantieri. Per il nostro sindaco i bambini e lo sport non sono evidentemente una priorità”.

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