Il Premio Santercole parla anche reatino

Si è svolta sabato 9 novembre 2024 all’Auditorium “Don Sebastiano Plutino” di Roma la serata finale della prima edizione del “Premio Santercole”, tributo a Gino Santercole, uno dei “ragazzi della via Gluck”. La serata, che ha visto vincitore Il diciannovenne Giorgio Lenoci di Acquaviva delle Fonti, è stata interamente organizzata e curata dall’agenzia di comunicazione reatina “Segeco Più” diretta da Matteo Targusi con la direzione organizzativa di Bruno Targusi.

Il manufatto artistico del premio porta la firma di Emiliano De Santis AD della Meco Lavorazioni.

Il “Premio Santercole” è un nuovo osservatorio musicale ideato dall’autore e discografico Alberto Zeppieri (Direttore Artistico del premio), produttore dell’ultimo album inciso in studio da Gino, dal titolo “Non sono Celentano!”.

Giorgio Lenoci ha convinto sia il pubblico dell’auditorium romano, sia la Giuria di Qualità presieduta da Melù Santercole e composta da Ernesto Bassignano, Maria Berardi, Grazia Di Michele, Franco Fasano, Daniela Martani, Mita Medici, Nisi, Ryan Paris, Adriano Santercole e Stefano Pozzovivo, voce tutta reatina di Radio Subasio.

A Lenoci va in premio anche la possibilità di partecipare al MEI 2025 e il diritto alla pubblicazione, diffusione e promozione di un singolo digitale, a cura di “Azzurra Music”.

La targa per il miglior testo è stata assegnata a Maria Francesca Pompella di Aversa (Ce), per la sua canzone “Dado”. Miglior musica per “Vivere e basta” del romano Lucio Avitabile. Per lui anche il premio Miglior Cover con una particolarissima versione di “Succede”, eseguita per metà in italiano e per metà in esperanto, grazie alla traduzione di Roberto Pigro di Cipro.

Due targhe dell’organizzazione “Segeco Più” sono state assegnate – a giudizio del direttore organizzativo Bruno Targusi – a Leonardo Calabretti di Carovigno e a Simona Paolucci della Garbatella.

Hanno parlato reatino anche altri collaboratori coinvolti nella serata, con Giulio Rubimarca RS che ha curato il service per impianti audio e luci, Enrico Meloccaro per le riprese video e Roberto Mancini di “Drone Experience”.

Melu Santercole, Alberto Zeppieri e Bruno Targusi, promotori della prima edizione del premio, hanno inserito nelle cariche di riferimento il professor Giuseppe Di Caro quale fotografo ufficiale della kermesse. Il fotografo sanbenedettese andrà a ritrarre i musicisti vincitori futuri nelle loro abitazioni fotografandoli con l’originale statuetta. La serata si è conclusa con un conviviale nell’adiacente residenza dei “Silenziosi operai della croce”, una comunità di suore laiche. La cena è stata preparata dai volontari del comitato di Rieti per l’Unicef con i prodotti eccellenti della provincia di Rieti. Hanno partecipato il panificio “Zero Zero”, il salumificio “Sano”, la pasticceria “Fratelli Napoleone”, “Musto”, la Centrale del Latte di Rieti, la Cantina Le Macchie, le Antiche Fonti di Cottorella e “Villa Falconi” per l’olio biologico.