IL PD SULL'OSPEDALE DE LELLIS

Ospedale De Lellis di Rieti

Leggiamo con viva soddisfazione le preoccupazioni, che condividiamo, espresse dal portavoce del PDL Moreno Imperatori circa “il rischio di un ulteriore declassamento dell’Ospedale San Camillo de Lellis” paventato “tra le righe” dal DG dell’ASL Rodolfo Gianani, durante un incontro con la Commissione Sanità del Comune di Rieti. Meglio tardi che mai, anche se sorgono spontanee un paio di osservazioni.

E’ necessario, come scrive il consigliere, investire sulla qualità dei servizi resi dal San Camillo de Lellis, solo così è infatti possibile evitare che anche il nosocomio reatino venga retrocesso a piccolo ospedale di zona a rischio chiusura (anzi, “riconversione”). Ma non è sufficiente. La conversione dei presidi ospedalieri di Magliano Sabina e Amatrice ha di fatto desertificato l’offerta sanitaria di vaste zone del nostro territorio, con pesanti ricadute proprio sull’ospedale di Rieti: è inevitabile un forte aumento del numero degli accessi impropri, con il Pronto Soccorso a rischio collasso.

Insomma, come il Partito Democratico denuncia da tempo, oltre alla qualità, nella nostra provincia è a rischio l’esistenza stessa del servizio sanitario. E appaiono quantomeno curiosi i tempi di reazione del centrodestra locale, rapido a sollevare polveroni quando si parla di nomine e poltrone, un po’ meno quando c’è da difendere gli interessi della collettività. Imponente davvero lo spiegamento di forze su cui il PDL e, si suppone, anche i cittadini di Rieti, possono contare all’interno dei palazzi romani. Anche se non possiamo esimerci dal rilevare come, in questi mesi, i due consiglieri regionali, l’assessore regionale, e il Senatore “influente”, hanno clamorosamente marcato visita in occasione delle più importanti scelte di politica sanitaria operate dalla giunta regionale.

Occhio alle date. Renata Polverini si insedia al vertice del governo regionale il primo aprile 2010 (e non è uno scherzo). Il primo importante atto in materia della sua giunta, il famigerato piano di rientro sanitario, è datato 30 settembre 2010. Due mesi dopo, il 25 novembre, arriva la nomina del DG Gianani, che il 2 Febbraio 2011 presenta il piano aziendale con il quale, tra le altre cose, rende operativa la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Marini a Magliano Sabina. Un lungo arco di tempo, durante il quale i vertici del centrodestra locale non si sono fatti sentire, ad eccezione della bagarre tutta interna alle loro fila scatenata dalla riconferma di Adalberto Festuccia come Direttore Amministrativo dell’ Asl locale. Una vicenda per altro che ha messo in luce, stando a quanto ha affermato un importante esponente dello stesso schieramento, l’assessore Costini, “la totale assenza di uomini e professionalità espressione del centrodestra della nostra provincia”.

Insomma, nonostante i ruoli di responsabilità occupati dai reatini della maggioranza in parlamento e alla pisana, Roma ha continuato ad ignorare le istanze del nostro territorio, e non solo in materia di sanità. C’è da sperare che questa preoccupazione espressa dal consigliere Imperatori si faccia strada all’interno del PDL e che patrimonio anche del centrodestra. Anche se, dati i trascorsi, ci permettiamo di dubitarne.