“Aggiungi un posto a tavola…” recita una vecchia canzone. Ed è un posto davvero speciale quello aggiunto oggi alla tavola dei pazienti della RSA San Raffaele Borbona, che del tutto inaspettatamente hanno visto il Santo Padre, in visita nelle aree terremotate, varcare la porta della residenza di via Cagnano Amiterno. Proprio nel giorno dell’onomastico del Santo di Assisi, Papa Francesco si è recato nelle zone colpite dal sisma dello scorso 24 agosto, facendo tappa in seconda mattinata presso la struttura del Gruppo San Raffaele dove ha salutato uno per uno gli ospiti della RSA con i quali ha poi voluto condividere un pasto caldo.
Accolto dal Direttore Operativo della Struttura, Dottor Maurizio Salvatori e dal sindaco di Borbona, Maria Antonietta Di Gaspare, tra una carezza e una preghiera, il Papa ha potuto raccogliere le toccanti storie degli ospiti della struttura che dallo scorso 24 agosto, accoglie circa 50 abitanti provenienti dal Comune di Amatrice ormai senza più una dimora.
Racconti emozionanti come quelli dei coniugi Bizzoni, Elio e Clara, rispettivamente 87 e 86 anni, con i quali il Santo Padre si è trattenuto alcuni minuti. La famiglia Bizzoni – Serafini è stata l’unica a salvarsi per intero durante il sisma di agosto, cui sono seguiti giorni drammatici di soccorsi e solidarietà. Un quadro e un’orchidea: questo è quanto è rimasto però della casa dei Bizzoni. Non un quadro qualunque, poiché incornicia una pergamena ricevuta da Elio e Clara proprio dal Santo Padre, circa due anni fa in occasione delle loro nozze di diamante. Un segno del destino per davvero.
Fin da subito, nella macchina dei soccorsi attivata dopo il sisma del 24 agosto, la RSA San Raffaele Borbona (specializzata nell’assistenza a persone, per lo più anziane, non autosufficienti e non assistibili a domicilio) ha fatto la sua parte mettendo a disposizione di chiunque ne avesse bisogno il proprio personale sanitario e la propria struttura. Medici, infermieri e personale del gruppo San Raffaele sono stati al lavoro per giorni (e ancora lo sono) con profondo spirito di dedizione e abnegazione per assistere le persone provenienti dai comuni limitrofi gravemente danneggiati dal terremoto di quel maledetto mercoledì. Sono circa 60 le persone già accolte e assistite, anziani originari di Amatrice, soli e ormai senza più una casa. Un aiuto che, in queste prime delicatissime fasi di gestione dell’emergenza, si è e si sta rivelando sostanziale per la comunità locale.
Le attività di assistenza residenziale del San Raffaele Borbona sono iniziate alcuni mesi fa, grazie anche alla sensibilità del Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, del Direttore Generale dell’Asl di Rieti, Laura Figorilli, del Sindaco di Borbona e di Amatrice, Maria Antonietta Di Gaspare e Sergio Pirozzi nonché del Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili, che non hanno mai fatto mancare la propria vicinanza ai pazienti ospiti della struttura.
“Oggi abbiamo vissuto un momento di inaspettata gioia – ha dichiarato Alberto Bertolini, Amministratore Delegato del Gruppo San Raffaele – la visita del Santo Padre è stata per noi un’enorme sorpresa che ha ripagato tutte le fatiche e i piccoli grandi disagi vissuti in queste settimane dai nostri ospiti. Un raggio di sole, foriero di speranza e conforto, capace di colmare in un baleno tutti i momenti bui seguiti a quella ancora più buia notte del 24 agosto scorso”.