Caro Sindaco,
mi rivolgo così alla tua persona nella mia veste di neo eletto consigliere comunale per esprimerti le mie congratulazioni per l’affermazione avuta e inviarti gli auguri di un buon lavoro nell’esclusivo, spero, interesse della mia e tua città e dei nostri concittadini.
Ti preannuncio che interpreterò il mio ruolo di consigliere d’opposizione non in maniera asettica ma costruttiva e senza pregiudizi, in accordo con la maggioranza, quando questa rivolgerà la sua azione verso obiettivi diretti al bene comune, e di ferma e dura contrapposizione quando il fine sarà a vantaggio di pochi o, peggio, di qualcuno in particolare.
Spero nel tuo impegno nella riqualificazione delle frazioni e nella necessaria quanto improcrastinabile esigenza di collegamento con la città, così come urgono degli interventi seri di ammodernamento nei nostri quartieri, a partire dal quartiere Città Giardino luogo centrale e di immediata vincinanza alla piazza, centro nevralgico dove si affacciano importanti uffici pubblici, dal Tribunale alla Camera di Commercio, alla Asl.
E poi il Terminillo, quale fiore all’occhiello per un rilancio serio del turismo, vero veicolo per una rinascita dell’economia del nostro martoriato tessuto economico e produtivo. L’implementazione della nostra Università insieme a tutti gli enti preposti per far sì che i nostri giovani, i miei figli e i tuoi figli, non siano più costretti a migrare altrove e altrove cerchino poi un futuro lavorativo, sottraendo talenti e intelligenze la nostra Città e Provincia.
Una piccola digressione concedimela alla fine del mio scritto: non riuscendo ad incontrare personalmente tutti in tempi rapidi, desidero rivolgere il mio più sincero ringraziamento a tutti i miei elettori e a coloro i quali mi hanno espresso la loro vicinanza e il loro sincero affetto durante questa bellissima ed emozionante, per me, campagna elettorale.
Abbiamo insieme atteso cinque anni e dimostrato la nostra forza. A chi, cinque anni fa, presentandosi come assessore in pectore, ben prima di passare attraverso il vaglio dell’elettorato, riusciva a raccimolare solo qualche misera preferenza, mettiamo a disposizione le nostre 252 che, sommate alle proprie 75, oggi potrebbero far comodo. Sarò a disposizione di tutti indistintamente, di coloro che mi hanni accordato la loro fiducia e di quanti non lo hanno fatto, scegliendo legittimamente strade diverse. Ascolterò proposte, suggerimenti, critiche e sollecitazioni, con la schiena dritta e animato solo e soltanto dall’amore per la nostra terra.
Buon lavoro, Simone!