IL MESE SACRO DI DIGIUNO DEL RAMADAN NELLA CASA CIRCONDARIALE

Casa circondariale di Rieti

Nella Casa Circondariale di Rieti Nuovo Complesso è in atto il "patto di responsabilità" tra i detenuti e la direzione, un programma che lascia ai detenuti libertà all’interno delle sezioni, con possibilità di accesso e di uso in comune delle cucine, di partecipazione alle attività ludiche e sportive, educative e di istruzione organizzate dalla direzione e dal volontariato.

Il "patto" consiste nell’assunzione di responsabilità comportamentale dei detenuti che accedono così più facilmente e più celermente alle misure alternative al carcere e quindi al reinserimento nella società civile con un duplice obiettivo, svuotare le carceri e reinserire persone che hanno partecipato ad un percorso di consapevolezza e di responsabilità. E’ il progetto della cultura nuova e diversa della carcerazione che si sperimenta a Rieti, voluta dal Capo del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria Giovanni Tamburino e diretto dal Direttore del Nuovo Complesso penitenziario di Rieti Vera Poggetti.

Nell’ambito del patto e dell’attività di servizio di volontariato svolto dalla Sesta Opera San Fedele Rieti, Associazione di Volontariato Penitenziario, è iniziato il mese sacro di digiuno del Ramadan dei detenuti di religione islamica. Venerdì prossimo 27 luglio la Direzione, la Sesta Opera San Fedele Rieti, l’Associazione Arabi Insieme Rieti, consegnano a tutti i detenuti di religione islamica della Casa Circondariale di Rieti Nuovo Complesso il dono della comunità dei musulmani reatini, il Sacro Corano, il Tappeto e la Corona per la Preghiera, i datteri, il latte, i biscotti. Il Presidente della Sesta Opera San Fedele Rieti Nazzareno Figorilli, Abdelilah Atiq e Ciro Ganci Responsabili dell’Assistenza Morale per i detenuti islamici presso il Centro di Ascolto, partecipano a questo evento nuovo di amicizia e di fraternità che si concluderà con la festa di fine Ramadan a metà agosto.