Il Lazio recepisce la legge 328 del 2000, al via la riforma dei Servizi Sociali

“Il Lazio era una delle pochissime Regioni italiane a non aver mai recepito la legge 328 del 2000 sui servizi sociali. Ora questa legge è stata approvata dal nostro Consiglio regionale, e così da oggi il Lazio è una regione più giusta. Si tratta di una riforma storica, che rimette al centro il tema dei diritti e dell’universalità del welfare, un valore non negoziabile.
Con questa legge riorganizziamo l’intera rete dei servizi sociali regionali rendendoli più efficienti ed efficaci sotto il profilo della gestione, della programmazione e della spesa, con una maggiore attenzione ai bisogni delle persone più deboli sia dal punto di vista sociale che sanitario. Il sistema regionale del welfare riformato garantirà infatti un raccordo più forte fra gli interventi sociali e quelli sanitari a livello di programmazione, organizzazione, erogazione e finanziamento. Finora si era avuto un sostanziale scollamento tra sistema sociale e sanitario, con una cattiva qualità degli interventi e un conseguente spreco di risorse. Questa riforma porterà a una pianificazione strutturata, ragionata e partecipata delle scelte di politica sociale.
Tre anni fa, nei primi cento giorni di questa Giunta, abbiamo avviato un enorme percorso di ascolto e di scrittura partecipata di questa riforma, coinvolgendo tantissimi sindaci, amministratori, dirigenti e funzionari del servizio sociale territoriale, tutte le associazioni di categoria degli operatori, i sindacati, le associazioni, la cooperazione, i cittadini. Ne è nata una proposta affidata dalla Giunta al Consiglio ed implementata in VII Commissione, dopo un grande numero di audizioni e di sedute, in un clima di collaborazione, per il quale desidero ringraziare i consiglieri regionali, e si è arrivati all’approvazione condivisa di molti importanti emendamenti migliorativi del testo di partenza. E’ grazie a questa partecipazione così ampia, sia della società civile, sia dei diversi schieramenti presenti in Consiglio, che questa è la riforma attesa e richiesta da tanti”.
Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“L’approvazione di questa legge – commenta l’assessore alle Politiche sociali, Sport e Sicurezza, Rita Visini – è una vittoria straordinaria: dopo quasi 16 anni di attesa dal varo della riforma nazionale di settore e dopo 3 anni di lavoro in Consiglio regionale il Lazio ha finalmente una normativa moderna e avanzata sulle politiche sociali. E’ una legge che avrà un impatto fortissimo sui servizi destinati alle persone più fragili delle nostre comunità: persone con disabilità, minori e famiglie in difficoltà, anziani, immigrati, minoranze, persone vittime di violenza, senza dimora, persone con difficoltà economiche e lavorative, i nuovi poveri. È per loro che abbiamo portato avanti questo progetto di riforma, per garantire a queste persone un welfare non orientato all’assistenzialismo ma incentrato sull’inclusione sociale. Un welfare che si pone accanto a chi non ce la fa da solo fornendogli gli strumenti per riconquistare la propria autonomia e la propria dignità. Grazie alla riforma questo avverrà in un’ottica di integrazione fra tutti i servizi alla persona, dal sociale alla sanità, dall’istruzione alle politiche abitative e lavorative.
Per le politiche sociali del Lazio – continua l’assessore Rita Visini – si apre da oggi una stagione nuova: il modello di governance che ci siamo dati ci permetterà di spendere meglio i soldi dei cittadini, di avere quindi più risorse a disposizione per i servizi e di innalzare gli standard di assistenza. Per questo risultato voglio ringraziare il Consiglio regionale e soprattutto l’intero mondo del sociale del Lazio: questa legge l’abbiamo scritta insieme, Regione, Comuni, operatori socio-assistenziali, associazioni, terzo settore. Questo lavoro comune ora continuerà con la predisposizione del Piano sociale regionale, il nuovo strumento di pianificazione delle politiche sociali introdotto dalla riforma: l’impegno della Giunta è di approvarlo entro la fine dell’anno”.