“Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma” Scheggino, Camerino, Amatrice, L'Aquila

Quest’anno Il Jazz Italiano si fa in quattro e si trasforma in “Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma”, una maratona musicale che comincia il 31 agosto da Scheggino in Umbria, passa il 1° settembre per Camerino nelle Marche e il 2 settembre per Amatrice nel Lazio, fino a giungere il 3 settembre a L’Aquila in Abruzzo. Il progetto è coordinato e gestito da Associazione I-Jazz. Associazione Midj e Casa del Jazz con il contributo del Mibact ed il main sponsor  SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori.
L’iniziativa (che si aggiunge a quella dell’anno scorso e conta complessivamente più di 700 artisti e 140 concerti), collabora in modo associativo con Io Ci Sono Onlus alla costruzione del Centro Polifunzionale di Amatrice e alle successive attività socio-culturali che daranno vita e respiro alla struttura.
“Cercheremo di proseguire – dichiara Enrico Moccia – nel percorso iniziato nel 2015 con “Il Jazz italiano per l’Aquila”, trasformatosi nel 2016 con “Il Jazz italiano per i territori colpiti dal Sisma” sempre al fianco di I-Jazz e dei grandi partner che supportano l’iniziativa”.
“Per il terzo anno il Jazz italiano si mobilita per i territori del Centro Italia colpiti dal terremoto – dichiara il Ministro Dario Franceschini – Grazie al prezioso contributo di tutte le realtà che sostengono l’iniziativa, dal 31 agosto migliaia di musicisti si esibiranno nelle strade e sui palchi delle località colpite dal sisma per concludere il 3 settembre con una maratona jazz all’Aquila. Un gesto di solidarietà da parte del mondo dello spettacolo che ha il merito di portare l’attenzione sulle comunità che con grande sacrificio e perseveranza stanno ricostruendo il proprio tessuto vitale“.
“La nuova geografia del sisma ridisegna la mappa della solidarietà – commenta Paolo Fresu – Anche il jazz italiano si muove, presenziando non solo a l’Aquila (per il terzo anno consecutivo) ma anche ad Amatrice, Camerino e Scheggino. Le quattro regioni del centro Italia portano con sé una forte tradizione jazzistica. Non solo per il numero di musicisti a cui hanno dato i natali ma per la qualità storica e architettonica di città e borghi che si legano, da sempre, alla cultura e al turismo e che oggi sposano le ambizioni di un linguaggio contemporaneo e in divenire come il jazz. Per questo saremo presenti capillarmente nei luoghi feriti con oltre 700 musicisti e circa 140 concerti. Se i suoni divengono strumento di comunione e riflessione si rafforza così il messaggio universale della musica da intendersi come idioma capace di migliorare il mondo mostrando tutta la sua forza comunicativa e poetica”.
In questi anni – dichiara il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandiniil sostegno di SIAE in favore delle comunità del centro Italia duramente colpite dagli eventi sismici ha trovato declinazioni concrete in diverse iniziative come ‘Il Jazz italiano per L’Aquila’, ‘SIAE per Amatrice’ e ‘RisorgiMarche’, nella convinzione che la cultura è la base attraverso cui passa ogni ricostruzione. Siamo lieti che quest’anno la grande maratona del jazz farà tappa in diversi Comuni terremotati per unire musica e solidarietà e contribuire alla rinascita del tessuto sociale e culturale nel rispetto delle popolazioni colpite”.
Anche la Rai, che ha sempre sostenuto la manifestazione dal suo inizio, ha confermato con entusiasmo questa causa con il forte impegno editoriale di Radio Rai: “Credo che iniziative come questa – ha dichiarato Roberto Sergio, Direttore della Radiofonia siano il segno tangibile di quanto la musica, e la cultura in generale, possa fare per migliorare il nostro Paese, seppur con piccoli passi. In particolare, dare un aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso una manifestazione di jazz itinerante nei luoghi del sisma mi sembra una straordinaria testimonianza di solidarietà. Per questo, come Rai Radio sosterremo l’operazione dandole il massimo della visibilità e diffondendola attraverso i nostri canali. Auguro il miglior successo all’iniziativa, certo che sarà se possibile ancora più appassionante e ricca di ospiti delle scorse edizioni”.
Importante anche il contributo organizzativo di MIDJ, l’associazione dei Musicisti Italiani di Jazz: “Il jazz è l’arte dell’incontro, e del dialogo tra culture e popoli diversi – afferma il presidente Ada MontellanicoUna musica capace di costruire e attraversare ponti tesi a favorire il rapporto tra le persone, a creare unione, come è accaduto e come accadrà per la terza volta a settembre nella manifestazione considerata l’evento musicale più importante dell’anno: Il Jazz Italiano per le terre del Sisma.  Centinaia di musicisti e di operatori, 50 direttori artistici e un folto pubblico si troveranno nuovamente insieme affinché la ricostruzione dei luoghi e delle vite delle persone sopravvissute al terremoto non sia solo una dichiarazione di intenti ma fatti reali e concreti. La musica si unirà coralmente all’urlo di protesta di chi aspetta ancora di tornare alla vita di sempre”.
PRIMO APPUNTAMENTO SCHEGGINO:
A Scheggino, accogliente località nel cuore della Valnerina immersa in una natura incontaminata, il programma si aprirà alle ore 17.30 con i Blu Elements, gruppo umbro che milita nel blues da quasi un ventennio, che accompagnerà la cantante americana Angela Mosley. A seguire (ore 19.00) il quartetto di Greta Panettieri, consacrata da Jazzit Awards 2015 come una delle migliori cantanti jazz italiane, con Andrea Sammartino al piano, Francesco Puglisi al basso e Valerio Vantaggio alla batteria.
Il programma proseguirà alle ore 21 con l’esibizione dello straordinario duo blues franco-australiano dei Mountain Men, che tornano in Italia reduci dai successi di oltre 600 concerti tra Francia, Europa, Nord America, e tre album studio e due live. Il duo, formato da Mr. Mat (voce, chitarra, stompbox) e Mr. Iano (armonica e voce), presenterà una selezione dei migliori brani del proprio repertorio. Il programma si chiuderà alle ore 22.30 con la Perugia Big Band diretta da ‘Nando’ Roselletti, che proporrà una vasta scelta di brani del repertorio ‘mainstream’, spaziando dal jazz cantato al vocal più ritmato.
“Siamo entusiasti di poter ospitare una manifestazione di così grande rilievo e pregio artistico nel nostro piccolo borgo – afferma Paola Agabiti, sindaco di Scheggino – e ci auguriamo che possa dare fiducia e coraggio alla gente della Valnerina e di costituire, insieme ad altri eventi che abbiamo intenzione di mettere in calendario, un volano per il rilancio turistico, portando nuove presenze sul territorio e far loro conoscere in questa occasione luoghi splendidi e suggestivi, dove passare non solo una serata ascoltando musica di qualità, ma dove è bello vivere e trascorrere le proprie vacanze in un’atmosfera familiare e rilassante. Crediamo che quando l’Arte si pone a servizio della solidarietà si possano realizzare obiettivi inimmaginabili”.
Ad organizzare la prima data di questa significativa kermesse a sfondo sociale dedicata alla ricostruzione parziale di alcuni luoghi dei paesi terremotati, sarà l’Associazione Visioninmusica:  “Abbiamo pensato – dichiara Silvia Alunni, direttore artistico e presidente della stessa associazione – di ridare voce alla nostra terra coinvolgendo artisti umbri, protagonisti dell’apertura e della chiusura dell’evento, affiancandoli a gruppi nazionali e internazionali, secondo lo stile proprio delle nostre programmazioni artistiche. Il programma di Scheggino è stato pensato proprio per soddisfare i palati più fini, ma anche per avvicinare al jazz un pubblico di non appassionati del genere.”