Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per il riordino e la riduzione delle Province italiane. È lo stesso ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi a comunicarlo, "il decreto prevede 51 province comprese le città metropolitane".
Il riordino delle Province "è di tipo ordinamentale e strutturale, – continua il ministro – nella logica avviata con la spending review, dalle 86 province di Regioni a statuto ordinario arriveremo a 51 province, comprensive delle città metropolitane".
"Il processo è irreversibile – ha aggiunto Patroni Griffi – e da gennaio verranno meno le giunte provinciali, il governo si è mosso tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale, le Province che si formeranno saranno nuove per dimensioni e per sistema di governance".
"Per assicurare l’effettività del riordino delle Province senza necessità di ulteriori interventi legislativi, – afferma Patroni Griffi – il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall’eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta".
"Da gennaio 2013 e coerentemente con la governance – conclude il ministro – verranno meno le giunte provinciali e per consentire la gestione ordinaria nella fase di transizione sarà possibile per il Presidente delegare non più di tre consiglieri. Questo fino a quando il sistema non andrà a regime nel 2014, a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici".