Il Consorzio della Bonifica Reatina sull’orlo del collasso

Piana reatina

Difficoltà economiche tali da non poter garantire gli stipendi e fondi insufficienti a garantire l’incolumità pubblica. A tornare ad intervenire rispetto alle drammatiche condizioni in cui versano le casse del Consorzio della Bonifica Reatina è il presidente Adriano Tarani dopo l’intervento del Ministro Galletti che ha annunciato l’adozione definitiva della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.
“Stride ascoltare le parole del Ministro Galletti – commenta il Presidente dell’Ente di Bonifica Adriano Tarani – che racconta di un Paese fortemente interessato a contenere gli effetti dei cambiamenti climatici, primo tra tutti il dissesto idrogeologico con quanto si verifica, nel quasi totale disinteresse da parte dei più, nei Consorzi di Bonifica. Se da un lato, infatti, il Ministro dichiara che ci sono risorse non spese, che dice “dovranno essere destinate proprio agli interventi contro il dissesto idrogeologico, che rappresenta una vera emergenza del nostro Paese”, dall’altro il Consorzio della Bonifica Reatina si trova, da mesi, in una situazione di difficoltà tale da essere sull’orlo del collasso. Non solo l’Ente non è più in grado di garantire la retribuzione ai propri dipendenti, ma trovandoci letteralmente con le casse vuote non si è più in grado di svolgere l’azione quotidiana di manutenzione del reticolo di competenza, con un conseguente aumento della messa in pericolo dell’incolumità pubblica”
” Una situazione – conclude il presidente Tarani – che, come abbiamo più volte spiegato, dipende dai mancati trasferimenti regionali (nonostante siano previsti da legge regionale e da una convenzione vigente) e da ultimo dal notevole ritardo nel rilascio della certificazione del credito nonostante, quest’ultimo sia stato più volte annunciato e promesso. La situazione è divenuta ormai insostenibile”.