«Siamo costretti a tornare su un argomento che credevamo archiviato e che rispetto a qualche mese fa si è arricchito di un nuovo pericoloso elemento: la volontà di assegnare ai nostri eventuali ospiti rom più di cento case popolari credendo che sia la soluzione per favorire una vera integrazione nel nostro tessuto sociale. Complimenti alle menti eccelse che hanno partorito l’idea». Lo dichiara Claudio Valentini, consigliere del Movimento per l’Italia (Mpi) al Comune di Rieti.
«Ricordo a lorsignori – avverte Valentini – che il Comune di Roma iniziò questo percorso quando lo scrivente (classe 1968) frequentava la quinta elementare; da allora miliardi di vecchie lire e milioni di nuovi euro sono stati dilapidati con il risultato incontrovertibile che vede Roma capitale mondiale dei campi nomadi. Riproporre questo modello in una Rieti profondamente colpita dalla crisi economica risulta demenziale ed offensivo nei confronti della popolazione locale. Non sottovalutiamo il problema e teniamo alta la guardia. L’ipotesi è concreta; manifesteremo, attraverso azioni politiche e di piazza, il nostro categorico dissenso. Ricordatevi che quando tuona da qualche parte piove».
«Ci dicono che è sufficiente dar loro degli alloggi – conclude Valentini – ci spiegassero di cosa vivranno, quale sarà la loro prospettiva lecita di lavoro in questa provincia ormai vicina ai massimi livelli di disoccupazione. Facciamo fronte comune contro questa scellerata ipotesi. Mi rivolgo a chi come me dissente; non limitatevi alle lamentele e ai brusii dei bar, scendiamo in piazza pacificamente perché sia chiaro alle autorità competenti che Rieti dice no».