“Il Comune di Rieti sta notificando ai gestori delle attività extralberghiere (case ed appartamenti per vacanze e bed and breakfast) avvisi di accertamento esecutivo per omessa ed infedele dichiarazione della TARI con recupero della tariffa per Albergo senza ristorante dall’inizio dell’attività.
Le predette cartelle superano ampiamente € 10.000 per ogni gestore. Il presupposto di tale accertamento richiede che le predette attività si considerano utenze non domestiche e pertanto sono assoggettate alla tariffa propria delle imprese. Ma tali attività nel 95% dei casi sono svolte, in base alla Legge Regionale, in forma non imprenditoriale ossia “in modo saltuario ed occasionale – artt. 7 e 9 Regolamento Regione Lazio 7 agosto 2015 n°8”. E’ evidente che se il Comune si affida ad un consulente esterno, che probabilmente percepisce un compenso sull’importo recuperato, arriviamo al paradosso di tassare le case come alberghi.
Già in precedenza in attuazione delle disposizioni del solerte consulente, il Comune ha notificato diversi avvisi fondati su errati presupposti. Riteniamo opportuno che il Comune avvii un dialogo costruttivo e trasparente con i cittadini e le Associazioni per applicare correttamente i tributi”.
Così nella nota Ascom – Confcommercio, Leonardo Tosti.