Una delegazione del Comitato referendario provinciale di Rieti “2 Sì per l’acqua bene comune” ha incontrato oggi il Prefetto di Rieti, Chiara Marolla, consegnando alla rappresentante territoriale del Governo un messaggio di democrazia da condividere e veicolare al Governo nazionale, oltre che alle autorità municipali e agli organi di informazione del Reatino in quanto volto alla difesa della volontà popolare sancita dall’articolo 1 della Costituzione Italiana ed in particolare alla tutela dello strumento referendario.
Ricordiamo che il 12 e 13 giugno prossimi anche i cittadini della provincia di Rieti saranno chiamati ad esprimersi in merito a 4 quesiti referendari: 2 sull’acqua pubblica, 1 sul nucleare e 1 sul legittimo impedimento). Nello specifico caso dell’acqua, la sovranità popolare si è espressa con 1.400.000 firme, richiedendo esplicitamente che i cittadini italiani si pronunciassero su 2 quesiti referendari inerenti la gestione del Servizio idrico integrato e dunque su un bene comune vitale e inalienabile, un diritto universale che i cittadini auspicano sia sottratto alle leggi di mercato.
Allo stesso modo, moltissimi italiani hanno rivendicato il proprio diritto a decidere in prima persona sul nucleare e precisamente sulla “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”.
Il cosiddetto decreto Omnibus, che prevede il differimento del programma nucleare previsto con la legge 6 agosto 2008, n. 133 e la cui discussione è iniziata da pochi giorni alla Camera, sarà votato solo nei prossimi giorni e non si esclude qualche colpo di scena anche sull’acqua, con l’introduzione di una “fantomatica” Autority.
In tutti i casi, pur ritenendo che tali modifiche non inciderebbero in maniera sostanziale sugli articoli di legge (e parti di essi) che andremmo ad abrogare con i referendum e dunque pur restando fiduciosi sul pronunciamento della Corte di Cassazione, riteniamo opportuno far sentire la voce di tutti quei cittadini che intravedono il rischio di vedersi sottrarre il diritto ad esprimersi su temi tanto importanti per il futuro proprio e delle generazioni future.
Quando ormai mancano 20 giorni alle votazioni, regna dunque sovrana l’incertezza sul referendum del 12 e 13 giugno, notando una disinformazione nella popolazione dovuta sia al ritardo con cui è stato approvato il Regolamento RAI (e conseguente differimento della propaganda elettorale), sia alla sostanziale assenza d’informazione anche da parte di diversi mass media locali che ancora non sembrano aver fatto adeguata divulgazione sul momento elettorale.
Il Prefetto Chiara Marolla ha ribadito il suo impegno nel garantire il rispetto della normativa in vigore sopra richiamata con adeguate verifiche e, invitando il Comitato e la cittadinanza a segnalare eventuali anomalie, ha annunciato che “qualunque comportamento non rispettoso delle regole elettorali sarà sanzionato”.