«Apprendiamo con grande disappunto che il Cipe non ha sbloccato i fondi per l’adeguamento della Salaria. Si tratta dell’ennesima promessa non mantenuta e dell’ennesimo colpo all’economia di questa provincia».
E’ questo il commento del segretario provinciale della Uil di Rieti, Alberto Paolucci, che commenta la notizia giunta al sindacato nelle ultime ore.
«Da anni – spiega Paolucci – abbiamo indicato nell’adeguamento della Salaria una delle principali via della rinascita di questo territorio.
Un’opera che ormai si attende da oltre 30 anni e che sembrava sul punto di essere sbloccata lo scorso mese di agosto. Oggi, invece, scopriamo che quei fondi non sono stati sbloccati e i cantieri non partiranno».
Una notizia che arriva in uno dei momenti peggiori dell’economia reatina, con la crisi occupazionale che sta devastando il nucleo industriale.
«E’ l’ennesimo segnale negativo per il territorio di Rieti – conclude Paolucci – e il fatto che non ci sia una previsione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica sull’eventuale sblocco dei fondi per la Salaria rende il futuro ancora più nero. In questi giorni stiamo vivendo il dramma della Ritel, con l’occupazione dello stabilimento da parte dei lavoratori. Leggo dai giornali che Claudio Di Berardino, ora segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, chiede alla Provincia di prendere quote azionarie della Industrial group: un passaggio importante che noi della Uil avevamo sollecitato già un anno fa e che potrebbe costituire un primo, importante passo nella soluzione della vertenza Ritel».