Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico con la mozione passata all’unanimità in Consiglio Comunale ha voluto portare nella sede di massima rappresentanza della città una questione come quella dell’installazione di impianti fotovoltaici che se non pianificata e regolamentata rischierebbe di compromettere il governo del territorio che spetta per legge all’Ente Comune quale organo più vicino al cittadino.
Il fotovoltaico può essere un’opportunità che non deve essere perduta per l’assenza di strumenti di pianficazione anche dal Comune di Rieti,ma va pianificata rispettando quei tasselli coindivisi con la votazione all’unanimità della mozione:
– nella Piana Reatina non sono ammissibili impianti a terra e dovremo consentire solamente quelli necessari al raggiungimento dell’autosufficienza energetica per le aziende presenti
– il reddito della produzione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici integrerà il reddito delle aziende agricole, non dovrà diventare prevalente rispetto al reddito agricolo; anche a livello scientifico è dimostrato che la produzione serricola realizzata in serre con coperture di impianti fotovoltaici integrati non è inferiore in quantità e in qualità, vi deve essere però la prevalenza della produzione agricola e serricola
– la pianificazione del fotovoltaico in aree non industriali deve prioritariamente riguardare terreni compromessi, quali tetti di case e capannoni, aree adibite a parcheggio, altre superfici, ex cave ed ex discariche, se non recuperabili a zone umide o a verde ed utilizzando i bordi già compromessi dei percorsi stradali
La mia posizione su questo rimane quella scritta nella mozione alla quale anche Lei ha dato parere favorevole, smentendo l’azione politico amministrativa fatta dalla Giunta precedente e dall’Assessore che lo precedeva nella delega all’Urbanistica.
Non sono stato smentito dal Presidente Melilli che ha dato forza all’esigenza di una pianificazione comunale rivendicata nella mozione e al tempo stesso ha richiamato ogni Pubblica Amministrazione compreso il Comune di Rieti alla certezza dell’azione amministrativa e del diritto, anche delle imprese interessate a tale mercato, che invece potrebbe essere penalizzate dalle dubbie aspettative create; il cambio di valutazione fatto dalla Giunta Comunale, di cui è parte non dal momento in cui Le è stata affidata tale delega, è la prova provata di una certezza compromessa.
Il fatto è che sull’impianto di Piani S.Elia Lei al Consiglio Comunale che discuteva di fotovoltaico aveva promesso controlli che se avessero fatto registrare illegalità avrebbero portato al blocco del cantiere e in occasione della discussione consiliare del bilancio ha rassicurato i consiglieri comunali che i controlli fatti non avevano fatto registrare nulla di illegittimo; solamente dopo una settimana abbiamo appreso dalla stampa che
Mi auguro che l’unico a smentirsi non sia l’Assessore Costini; per l’impianto di Ponte Carpegna e per le diverse richieste della Piana Reatina. mantenga l’impegno preso in Consiglio di non rilasciare alcuna autorizzazione se non rispettosa di quei principi condivisi nella mozione. Quantomeno informi il Consiglio e
Auspico che per i progetti in attesa di risposta non vi sia alcun ostacolo o conflitto di inopportunità o incompatibilità politico-amministrativa dei soggetti interessati con chi in qualche modo regola e determina le decisioni e le scelte.
Mi auguro che il suo Assessorato riesca a dimostrare l’interesse generale perseguito, ad oggi registro tanti interessi particolari compromessi: gli interessi dei cittadini alla riduzione delle emissioni climalteranti del nostro Comune non rispettati , nessuna incentivazione per il fotovoltaico sui tetti delle abitazioni o sui terreni compromessi, gli interessi delle imprese utilizzatrici dei suoli, delle imprese produttrici di pannelli compreso quello tanto importante per la nostra città di Solsonica, gli interesssi dei proprietari dei terreni, dei veri imprenditori agricoli che vorrebbero integrare i loro redditi . Sono state create false aspettative che rischiano di compromettere anche le legittime aspettative di sviluppo e guadagno.
La politica deve regolare l’economia, in maniera preventiva pianificare per non perdere le occasioni di sviluppo, in modo da salvaguardare l’interesse generale che può essere perseguito solamente se c’è sviluppo e benessere promosso anche dal guadagno individuale.