Trasferta in Cattedrale, anche quest’anno, per il momento liturgico comune che raccoglie francescani e fedeli per celebrare il Poverello d’Assisi: come già l’anno scorso, la celebrazione del 4 ottobre, che di consueto viene svolta nella chiesa di S. Francesco, seguita dalla fiaccolata fino al monumento raffigurante il santo all’esterno di S. Maria, si terrà direttamente in duomo, essendo l’antico tempio francescano interessato da lavori di restauro.
E’ ormai una tradizione, da vari anni, vivere un appuntamento comune a culmine delle varie celebrazioni che, fra triduo e festa, si vivranno nei vari conventi e santuari della valle reatina (in particolare il momento suggestivo che rievoca il transito del serafico padre, la sera del 3), concentrato nell’antica chiesa del rione S. Francesco dalla quale poi, dopo la Messa, si snodava la processione "aux flambeaux" fino alla Cattedrale.
Ma come già avvenuto nel 2008, ci si deve trasferire a causa dei lavori che proseguono nella chiesa, riaperta provvisoriamente nel giugno scorso per i festeggiamenti antoniani ma ora di nuovo occupata dalle impalcature dei restauratori che all’interno stanno operando nel recupero dei preziosi affreschi. Pur senza la fiaccolata, comunque, si svolgerà ugualmente un momento conclusivo attorno al monumento raffigurante il santo invocato come patrono d’Italia e "faro" spirituale della terra reatina.
L’appuntamento domenica prossima è alle ore 18 nella Cattedrale, per la Messa solenne, presieduta dal vescovo monsignor Lucarelli e concelebrata dai padri francescani e dai parroci della città; ad animare la liturgia, il coro interparrocchiale diretto da don Roberto D’Ammando. Al termine si uscirà sull’attigua piazza Vittori per un momento di preghiera attorno all’effigie bronzea che il venerabile Massimo Rinaldi volle innalzare al santo a suggello del centenario francescano del 1926.