E’ tutto pronto per il concerto lirico “Cantando amore”, novità assoluta nel panorama artistico cittadino. Con un titolo suggestivo per la prima volta, quest’anno, si aprono con un concerto lirico le le iniziative del festival “Con Francesco nella valle” che oramai da sei anni a questa parte, a ridosso della festa dedicata al poverello di Assisi, il 4 ottobre anima e caratterizza da un punto di vista artistico, spirituale e religioso l’inizio del mese di ottobre in città. Un festival fortemente voluto dall’Ordine dei terziari francescani per predicare fra la gente, come il poverello di Assisi, e che quest’anno ha voluto puntare su un’anteprima di qualità, operando un suggestivo connubio fra spiritualità francescana ed opera lirica.
Il concerto di apertura del festival sarà affidato infatti a Silvia Costanzi soprano ed alla sua “Rieti Opera Ensemble”: dunque all’insegna di un’esperienza fra le più feconde degli ultimi anni nel panorama musicale locale. Diretto dal soprano Costanzi e composto da sette elementi, l’ensemble operistico reatino è già stato protagonista quest’anno di numerosi eventi e tornerà a calcare l’incantevole auditorium dell’ex chiesa di San Giorgio dedicando la a a brani e duetti della migliore tradizione operistica italiana ed internazionale. Oltre ad arie dedicate ad autori come Mozart, Bellini, Offmann, la serata vedrà protagoniste, in particolare, tre opere suggestive del melodramma italiano e ciò a ribadire un’attenzione sempre più accurata della Costanzi e della sue ensemble verso i cosiddetti “concertati”.
Fra essi riflettori puntati sul “Mefistofele” di Arrigo Boito, con tre arie, e su due immortali opere verdiane: il “Don Carlo”, con un aria ed un duetto, ed il “Trovatore”, protagonista assoluto della serata con ben quattro arie (fra esse le famosissime “Abietta zingara”, “Stride la vampa”, “Tacea la notte placida” e “Di quella pira”) ed un duetto. Appuntamento da non perdere, allora quello del 14 settembre prossimo alle ore 21 presso l’ex chiesa di San Giorgio con “Cantando amore”. Voce narrante della serata, Renzo Cocchi. Al piano il Maestro Ruggero Russi.