Il 10 settembre 1948 nasceva a Philadelphia colui che segnerà per sempre, in bene, il basket reatino: Willie Sojourner, 205 centimetri per 102 chili, a Rieti con la Sebastiani dal 1976 al 1982, vincendo una Coppa Korac.
E Rieti era sempre stata la sua casa, tanto da riportarlo qui negli anni 2000 sotto la presidenza di Gaetano Papalia, dove fu nuovamente accolto come un Re. Poi la tragedia. Era la mezzanotte del 20 ottobre 2005 quando, lungo la Terminillese, fu vittima di un incidente stradale che gli tolse la vita.
Il cestista americano era tornato in Città un mese prima. Per Willie c’era stata un’accoglienza da star, con più di cinquemila tifosi che lo avevano accolto con una grande festa all’interno di quello che poi sarebbe diventato PalaSojuorner, per onorare il nome di chi al basket reatino ha dato tanto.
Per il giocatore, tornato in quella che considerava la sua seconda casa, era stato un momento indimenticabile, ritrovando nei giorni successivi amici e compagni con cui avrebbe seguito l’avventura della Sebastiani. Tra questi anche Walter Zampolini con cui aveva diviso, negli anni passati, campionati e partite.
E sarà proprio Zampolini il primo ad arrivare su quel tratto di strada maledetto dove il compagno e l’amico perderà la vita. L’auto su cui Sojourner viaggiava, probabilmente a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, finì la sua corsa contro un albero, dove ancora oggi è posizionata la lapide commemorativa del grande campione americano.